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MEDIOBANCA: L’EXPORT SALVA IL 2008, MA SUL 2009 REGNA INCERTEZZA ... IL SOTTOSEGRETARIO ALLO SVILUPPO ECONOMICO ADOLFO URSO: “AGRICOLTURA È ANCORA DI SALVEZZA”

La crisi economico-finanziaria impatta anche sulle società vinicole che guardano al 2009 con meno ottimismo, dopo un 2008 che ha evidenziato una sostanziale debolezza del fatturato (+1,4% ossia sui livelli del 2004). A tenere a galla il settore è stato, in particolare, l’export (+2,8%) che ha compensato la pesante stagnazione del mercato interno (+0,2%, meglio solo della caduta del 2% del 2005). A scattare la fotografia è la decima indagine del Centro Studi di Mediobanca che prende in esame le 97 maggiori imprese vinicole italiane (27 cooperative e 66 tra spa e srl) che fatturano più di 20 milioni di euro e le 9 maggiori società quotate internazionali.
In particolare, sulle attese per il 2009, la metà delle imprese prevede uno scenario stazionario, un quarto é pessimista (contrazione superiore al 3%); solo il restante 25% si dichiara in crescita. Quanto all’export, l’Unione Europea resta di gran lunga l’area più importante (52% nel 2008, 48% nel 2007). A seguire il Nord America (37% nel 2008, 40% nel 2007). Sui restanti mercati si distingue l’insieme Asia/Australia in diminuzione del 3,5% sul 2007.
Per il 2008 si prevede, inoltre, una nuova contrazione degli investimenti (9% circa) dopo il forte ridimensionamento (-22%) del 2007. Il suo livello risulta il più basso del periodo, dopo il massimo del 2006 (oltre 300 milioni di euro). Resta però confermata l'elevata copertura della spesa attraverso le risorse del cash-flow (generazione di cassa, ndr): dal 114% del 2003 si é passati al 140% del 2007 fino ad oltre il 150% del 2008.

Il sottosegretario allo Sviluppo economico Adolfo Urso: “Pil in calo ma Italia regge meglio dei paesi Ue. Agricoltura è ancora di salvezza”
“Noi reggiamo meglio degli altri Paesi europei, ma ovviamente anche noi sentiamo e subiamo la crisi e dobbiamo lavorare per la tutela della produzione anche delle piccole e medie industrie e dell’artigianato”. Lo ha detto il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso, commentando, nel Forum di Confagricoltura a Taormina, la previsione di Confindustria sul Pil che è stimato in calo del 3,5%.
“Noi lavoriamo affinché la produzione italiana tenga meglio rispetto agli altri paesi europei - ha aggiunto Urso - e infatti le previsioni in Germania prevedono un calo del -5%. L’organizzazione del commercio mondiale ha previsto quest’anno una caduta del commercio di nove punti, quindi tutto lo tsunami che colpisci i nostri principali partner commerciali provocherà ovviamente delle conseguenze sulle esportazioni italiane. Anche se - ha sottolineato il sottosegretario - il dato fornito dall’Istat sull’export è più incoraggiante su quello del gennaio 2009 perché c’é una contrazione delle esportazioni italiane del 20% ma inferiore al dato del mese precedente e soprattutto è di gran lunga minore rispetto alle contrazioni degli altri Paesi”.
“In questa fase - ha detto ancora Urso - così grave di recessione globale l’agricoltura è un’ancora di salvezza. I Paesi come l'Italia che hanno mantenuto un settore agricolo vitale e competitivo hanno retto meglio la crisi rispetto a quelli meno agganciati ai settori agro-industriali”.

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