La casa d’aste Christies’s avrebbe venduto, per decenni, dei falsi vini d’annata: la denuncia è stata presentata al tribunale di New York dal miliardario statunitense William Koch, e culmina un battaglia legale in corso da 3 anni. Come riporta il settimanale britannico “The Independent on Sunday”, nel 1988, Koch acquistò 4 bottiglie di vino che, stando al venditore (il tedesco Hrady Rodenstock), sarebbero appartenute al terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, per 300.000 dollari: il miliardario sostiene di avere effettuato l’acquisto perché Christie’s aveva a sua volta venduto altre bottiglie della medesima provenienza. Ora, però, Koch afferma che le bottiglie sono false, che Christie’s conosceva la loro dubbia autenticità e che nonostante questo non fece nessun accenno alla questione nel suo catalogo ma anzi ha continuato a vendere vini contraffatti “per decenni”, accusa recisamente respinta dalla casa d’aste.
Fonte: ApCom
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