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VINO E TERRITORIO

Nobile di Montepulciano 2023: in assaggio l’annata 2020 e la Riserva 2019, a “5 stelle”

In Anteprima, nel calice le espressioni di due ottime vendemmie di un territorio in salute. I migliori assaggi dello staff WineNews
ASSAGGI, vino, VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO, Italia
Nobile di Montepulciano: in assaggio annata 2020 e Riserva 2019

A Montepulciano, l’Antepriman del Nobile 2023 è di scena sotto le parole d’ordine “sostenibilità” e “storia”. La denominazione del Nobile di Montepulciano è la prima denominazione italiana ad aver raggiunto la certificazione di sostenibilità secondo lo standard “Equalitas” già nel 2022 (e che prevede, tra le altre cose, la misurazione dell’impronta carbonica ed idrica, la verifica del rispetto delle libertà sindacali e delle pari opportunità ...). Ma non solo. Nel 2015 il progetto della “Carbon Footprint“ della denominazione del Nobile di Montepulciano ha aperto una strada nuova, diventando un modello su scala nazionale.
Intanto, procede spedito anche il progetto “Pieve” con oltre 40 cantine già impegnate a selezionare partite di vino “atte a divenire Pieve”: si tratta della declinazione poliziana delle Unità Geografiche Aggiuntive, che permetterà in etichetta l’utilizzazione dei toponimi territoriali delle antiche Pievi in cui era suddiviso il territorio locale in epoca tardo romana e longobarda. Un percorso che ha davanti a sé il suo compimento nell’approvazione di un nuovo disciplinare previsto per il 2025 e che sarà incentrato su un vino da Sangiovese in prevalenza con eventuali vitigni complementari solo da varietà di antica coltivazione locale. E mentre il territorio riscrive la sua storia grazie al “contratto di mercatura” che riporta la data del 17 ottobre 1350, conservato nel fondo Madonna de’ Ricci (Crociferi) dell’Archivio di Stato di Firenze, dove si testimonia il commercio del vino del territorio già dal Medioevo (come raccontato qui), arrivano segnali positivi per la denominazione poliziana anche dal mercato (con una commercializzazione divisa tra il 68% all’estero - dove svettano America (35%) ed Europa (30%), con la Germania a detenere il ruolo di primo Paese per l’esportazione del Nobile (37%) seguito dagli Stati Uniti (27%) - e il 32% in Italia) che nel 2022 ha visto una crescita superiore al 30% per la vendita diretta. Nel 2002 sono state immesse nel mercato 7,1 milioni di bottiglie di Nobile (+6% sul 2021) e 2,8 milioni di Rosso di Montepulciano (+7,7 sul 2021).
Passando al bicchiere, sotto i riflettori di “Anteprima Nobile di Montepulciano 2023”, l’annata 2020 (valutata a cinque stelle secondo il rating del Consorzio), caratterizzata, dal punto di vista climatico, almeno rispetto alle sempre più frequenti bizzarrie climatiche, come un millesimo dalla maturazione tendenzialmente regolare” - con mesi estivi caldi ma non torridi - capace di esprimere vini di buona impronta aromatica e dallo sviluppo gustativo solido, con, in alcuni casi, un’esuberanza tannica non sempre perfettamente sotto controllo. Tratto che ritroviamo anche nelle Riserva 2019 (anche questa annata da cinque stelle secondo il rating del Consorzio), millesimo da più parti definito di alto livello, che, a Montepulciano, ha trovato un’interpretazione, in generale, in linea con questa valutazione, ma, forse, anche con qualche piccola incertezza interpretativa.
Venendo ai migliori assaggi dello staff WineNews, è probabilmente uno dei migliori il Nobile di Montepulciano Santa Caterina 2020 della Tenuta Tre Rose (del gruppo Angelini Wines & Estates, ndr), dai profumi nitidi di piccoli frutti rossi, fiori e pietra focaia, ad anticipare una bocca succosa, reattiva e ben profilata. Ben centrato, ma non è una novità, il Nobile di Montepulciano 2020 di Boscarelli, dai profumi fruttati e dal gusto sapido e continuo. Un vino verace e dal bel carattere terroso il Nobile di Montepulciano 2020 di Crociani, dai profumi di fiori e terra e dallo sviluppo gustativo saporito e profondo. Di stile opposto, il moderno Nobile di Montepulciano 2020 de La Braccesca (Antinori), dal naso dolce sul frutto e le spezie e dal sorso ampio e polposo. Stesso registro stilistico nell’avvolgente e dolce Nobile di Montepulciano 2020 della Tenuta Calimaia-Frescobaldi. Ricco e pieno il sorso del Nobile di Montepulciano 2020 di Dei, dai profumi fruttati e speziati. Godibile il Nobile di Montepulciano 2020 della Tenuta Valdipiatta, fine nei profumi e ben contrastato al palato. Punta sulla finezza anche il Nobile di Montepulciano 2020 de Le Berne, dai chiaro-scuri olfattivi che anticipano uno sviluppo leggiadro e vivace. Ben eseguito il Nobile di Montepulciano 2020 della Fattoria Svetoni, pulito negli aromi e definito nella sua articolazione gustativa. Scorrevole, fragrante e ben impostato il Nobile di Montepulciano 2020 della Vecchia Cantina, dai profumi puliti e lineari. Granitica la resa qualitativa, sia aromatica che gustativa, del Nobile di Montepulciano 2020 de Il Poliziano, un vero e proprio punto fermo tra i vini dell’areale. Polposo nel suo progredire gustativo e intenso negli aromi il Nobile di Montepulciano Pagliareto 2020 di Lunadoro (cantina del gruppo Schenk Italian Wineries, ndr).
Sul fronte delle Riserva 2019, possiede impostazione complessiva ben a fuoco il Nobile Riserva 2019 di Carpineto, con lo sviluppo gustativo serrato e avvolgente a rappresentarne il suo punto di forza. Decisamente di grande levatura, ma non è la prima volta, il Nobile di Montepulciano Vallocaia Riserva 2019 di Bindella, dai tratti aromatici intriganti di rosa, ciliegia e terra ad accompagnare un sorso deciso e profondo. Fine e delicati gli aromi del Nobile di Montepulciano Riserva 2019 de Le Bertille, che anche in bocca è vino leggiadro e ben bilanciato.

Focus - La Toscana (anche grazie ai territori del vino) si conferma tra le destinazioni turistiche più ricercate e più popolari sul web
Anche grazie a territori come Montepulciano, passando per il Chianti Classico diviso tra Siena e Firenze, per le “vigne sul mare” di Bolgheri o quella nella Val d’Orcia patrimonio Unesco, e di Montalcino, senza dimenticare la vastità del Chianti, che abbraccia quasi tutta la Regioni, e l’unicità di San Gimignano con le sue torri, ma non solo, anche per il 2022 la Toscana si conferma tra le destinazioni turistiche più ricercate e più popolari sul web. I dati delle performance del sito visittuscany.com, gestito da Fondazione Sistema Toscana, registrano un +15% del numero di utenti (quasi 2,8 milioni) ed un aumento del traffico organico generato dalle ricerche sui motori di ricerca (+93%) sul 2021. Ed avvalorano le anticipazioni del “Rapporto sul Turismo Enogastronomico” by Roberta Garibaldi, che vedono la Toscana come seconda regione più visitata da chi si muove con l’enogastronomia come prima motivazione (come riportato qui).
“La bellezza diffusa, l’accoglienza dei territori ed un’offerta che, per varietà e ricchezza, non ha uguali - ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani - consentono a questa regione di continuare ad essere una delle mete più richieste. Questi numeri non fanno che confermare il valore di un brand turistico ormai consolidato, ma soprattutto di un lavoro capillare e strutturato condotto in sinergia con gli ambiti turistici e gli operatori”. “C’è tanto interesse per la Toscana, ce lo hanno confermano anche questi giorni in Bit (la Borsa Italiana del Turismo, andata in scena a Milano dal 12 al 14 febbraio, ndr) - ha aggiunto l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras - ed i risultati del portale e delle piattaforme ne sono lo specchio. Numeri che sono frutto di un lavoro condiviso e costante e ribadiscono il secondo posto per popolarità della nostra regione decretato dal rapporto annuale di Demoskopika”.
Gli incrementi più significativi tra gli utenti che visitano il sito si sono registrati tra americani (+58%), inglesi (+142,7%) e spagnoli (+89%), crescono anche i visitatori italiani (+7%). L’analisi dei risultati racconta anche trend e curiosità: gli italiani, per esempio, si preparano al viaggio studiando la cucina locale, con il contenuto 10 piatti da assaggiare in Toscana che risulta essere il più visto del 2022; gli inglesi si informano su come raggiungere Pisa e Firenze una volta arrivati all’aeroporto di Pisa; i tedeschi progettano bagni nelle terme naturali; i francesi sognano lo charme dei borghi del Chianti e la bellezza dei capolavori degli Uffizi; gli spagnoli sono affascinati dalle storie della vita di Dante e del Brunelleschi.
Per i social network, il 2022 ha visto un incremento dei follower su tutti i profili della destinazione, con un’attività che ha portato a più di 95 milioni di visualizzazioni. Il dato positivo riguarda sia i profili attivi da più tempo come Facebook, Instagram, Twitter, Pinterest e Youtube, sia alcune new entry come TikTok dove si sono superati i 2 milioni di visualizzazioni dei video, Wechat (dedicato al pubblico cinese) e Spotify. Crescono anche gli iscritti a make, la piattaforma collaborativa per promuovere insieme ai partner del territorio la destinazione Toscana, con un +37% di enti e associazioni e un +6% di operatori turistici ed economici iscritti. A sostegno di questa attività, da ottobre a dicembre 2022, è stata attiva la campagna di digital advertising “Toscana Rinascimento senza fine”, realizzata in Italia, Germania, Francia, Austria e Svizzera; ha promosso i temi City Quitting, New Wellness, Natura e Città d’Arte ed il suo impatto complessivo è stato pari a oltre 63 milioni di impression sugli annunci statici (banner), più di 23 milioni di impression sugli annunci video e più di 590.000 click ottenuti che hanno generato circa 380.000 visite sulle pagine di destinazione della campagna.

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