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PAC 2021-2027

Pac post 2020, trattati di libero di scambio: il Ministro Gian Marco Centinaio a Lussemburgo

Il Ministro delle Politiche Agricole ha partecipato al Consiglio Europeo dei Ministri dell’Agricoltura: “l’Europa deve essere al nostro fianco”
GIAN MARCO CENTINAIO, MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, PAC, UE, Non Solo Vino
Il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio

“Le risorse previste sono insufficienti a tutelare il reddito delle nostre imprese dalla volatilità dei mercati e dai cambiamenti climatici. Ribadisco il mio impegno a ridare all’agricoltura lo spazio che merita nel dibattito europeo e a riportarla al centro dell’agenda politica del Governo”: così il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio ha commentato il suo intervento al Consiglio Europeo dei Ministri dell’Agricoltura in Lussemburgo. Ovviamente, al centro dell’incontro c’è stata la proposta della Commissione Europea per la Pac post 2020, che ha già creato non poche polemiche per i tagli previsti. E, insieme alla Pac, il neo Ministro Centinaio ha voluto porre l’attenzione del Consiglio anche sul problema dei trattati di libero scambio che la Ue sta avviando con diversi Paesi di tutto il mondo: il rischio è quello di avere sulle tavole dei consumatori prodotti di qualità inferiore a quelli prodotti dentro i confini nazionali, penalizzati però dagli alti costi di produzione.
Nel caso dell’Italia, il Ministro Centinaio ha ricordato le difficoltà delle produzioni di zucchero e riso: “è impensabile - ha affermato Centinaio - che molte aziende saccarifere non riescano neppure a coprire i costi di produzione. Questo significa rischio di abbandono delle coltivazioni e noi non possiamo permettercelo. Così come l’importazione massiccia di zucchero da parte di produttori di altri Paesi, solo perché i prezzi sono molto più bassi”. E per quanto riguarda il riso, il Ministro ha affermato che “è necessario porre un freno alle concessioni rilasciate nell’ambito degli accordi commerciali a Paesi terzi, a cominciare da quello con l’India. La mia non è solo preoccupazione per le importazioni a dazio zero. È ferma convinzione - ha concluso Gian Marco Centinaio - che così non si può andare avanti. È arrivato il momento di alzare la voce in difesa dell’Italia”.
Il Ministro ha quindi commentato la posizione dell’Italia in materia di Politica Agricola Comunitaria, chiedendo un maggiore sostegno da parte dell’Europa all’agricoltura italiana, a detta di Centinaio “fortemente penalizzata nella fase 2014-2020”: “una Pac che guarda al futuro si deve porre il problema di come garantire ai consumatori cibo sicuro e di qualità, aspetti messi sempre più in discussione dalla globalizzazione e dalle indiscriminate aperture dei mercati mondiali. Le norme più restrittive - ha proseguito il Ministro - che il nostro sistema agricolo ha in materia ambientale, sanitaria e di benessere animale non devono tradursi in vincoli e più spese. Basta penalizzare le nostre imprese che si devono confrontare con competitor internazionali che hanno meno obblighi da rispettare e meno costi da affrontare. Vogliamo un mercato più giusto. Guardando avanti, è chiaro che bisogna investire su innovazione, agricoltura di precisione, ricambio generazionale, accesso al credito. Non basta però la buona volontà. Abbiamo bisogno di strumenti validi per essere all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte. E l’Europa - ha concluso - deve essere al nostro fianco”.

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