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“PANE FRESCO” RIMARRÀ SOLO UN MODO DI DIRE?: PANIFICATORI ITALIANI E CONSUMATORI SOMMERGERANNO DI CARTOLINE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PER DIFENDERE UNA DELLE PIÙ ANTICHE ESPRESSIONI DELLA TRADIZIONE ITALIANA

Un caldo, dorato e profumato filone di pane non solo risveglia immediatamente l’appetito, ma evoca ricordi, sensazioni familiari e rassicuranti. Il pane è un simbolo con origini lontane nel tempo, un simbolo della vita, della religione, ma anche del potere: dai primi cristiani, ai greci antichi fino a guerrieri e imperatori romani, il pane - fatto in casa - ha sempre accompagnato i momenti più significativi della vita. Oggi la panificazione domestica non è più così diffusa, ma il pane del nostro artigianato è ancora in grado di fornire sensazioni uniche come quelle uscite dal forno familiare. Non sempre, però, il profumo del pane caldo, appena sfornato significa “pane fresco”: spesso, infatti, il pane cotto sotto i nostri occhi è ottenuto con impasti surgelati, congelati, precotti o, addirittura, con conservanti.

La Federazione Italiana Panificatori ha denunciato il rischio per i consumatori di non poter distinguere tra pane fresco e pane prodotto con tecniche di surgelazione o altri tipi di conservazione e ha dato il via ad una serie di azioni per difendere il disegno di legge in materia di produzione e commercializzazione del pane dal parere negativo espresso in merito dall’Unione Europea.

Proprio nell’interesse dei consumatori e per evitare gravi rischi per gli operatori del settore, nei prossimi giorni, la Presidenza del Consiglio sarà “sommersa” da decine di migliaia di cartoline predisposte dalla Federazione Italiana Panificatori. L’iniziativa, annunciata oggi a Roma, ha portato in Piazza Montecitorio, simpatiche “fornarine” in costume tradizionale che hanno distribuito pane “autenticamente” fresco ai passanti mentre una loro collega, in versione donna-sandwich, mostrava a turisti, cittadini romani e parlamentari, la riproduzione - in formato gigante - della cartolina indirizzata al Presidente del Consiglio.

Il settore della panificazione in cifre (anno 2004)

Numero forni industriali: 150

Numero forni artigianali: 25.368

Produzione annua: 3.120.000 (tonnellate)

Fatturato annuo: 7,8 milioni di euro

Numero occupati: 230.000

Numero occupati nell’indotto: 180.000

Consumo giornaliero di pane (procapite in grammi): Italia 150

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