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Papa Francesco è anche uomo di gusto, profondamente legato alle sue origini italiane, anche in cucina. In “Chef Francis”, biografia alimentare scritta dal biografo Roberto Alborghetti, si scopre la passione per la Bagna Càuda ed il risotto

Non Solo Vino
Papa Francesco, uomo di gusto

Papa Francesco è un uomo di fede, ma anche di cucina: ama la Bagna Càuda e il risotto in bianco alla piemontese. In “Chef Francis”, il libro scritto dal biografo del Papa, Roberto Alborghetti, che sarà presentato la prossima primavera alla Buchmesse di Francoforte ed edito da Food editore e Mondadori, la “biografia alimentare” di Jorge Bergoglio, da quando era vescovo di Buenos Aires e preparava da solo i suoi frugali pasti nell’appartamento della capitale argentina, in cui si rifugiava dopo le sue giornate da pastore nei barrios bonaerensi, fino ad oggi, in cui il Papa non cucina più (o quasi più) ma conserva la sua passione e il suo rapporto con il cibo, come racconta un articolo de “il Giornale” (www.ilgiornale.it).

Per Francesco il cibo ha sempre avuto una grande importanza. “Buon Appetito!”, sono le parole con cui spesso saluta i fedeli che tornano a casa per il pranzo domenicale o vanno al ristorante dopo l’Angelus. Da giovane si è diplomato in Chimica degli Alimenti all’istituto Hipòlito Yrigoyen nel barrio Flores, alla periferia di Buenos Aires. E quindi potrebbe tranquillamente discorrere con Ferran Adrià, Massimo Bottura e Hervé Thys di cucina molecolare, di sifoni, agar - agar, texture e azoto liquido. E invece è legato profondamente alle radici italiane, precisamente piemontesi, della sua famiglia, anche in cucina. Come già detto, uno dei sui piatti “bandiera” (in gergo si dice così: magari bandiera giallo - bianca) è la Bagna Càuda, la salsa calda con olio, aglio e acciughe salate nel quale si intingono verdure cotte e crude tipica del Basso Piemonte. Un piatto che Bergoglio amava preparare e mangiare quando aveva qualche ospite, visto che si tratta di rito comunitario: una ciotola da mettere in mezzo e condividere scambiandosi gastronomici segni di pace. Ma ama anche i calamari ripieni, i cappelletti al ragù, il pollo arrosto.

Da piemontese doc e gesuita, Papa Francesco è un uomo austero e quadrato, anche nei gusti culinari. Ha una (biblica) passione per il pane: cibo basico per eccellenza che, sfornato direttamente da Dio, diventa nella teoria di Francesco una sorta di “superfood” buono per mille indisposizioni del corpo e dell’anima. Altro che bacche di goji.

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