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MERCATI

Polo del Gusto, fatturato 2022 a 110 milioni di euro (+8% sul 2021) per la holding del Gruppo Illy

Ricavi in crescita per le attività extra-caffè della famiglia triestina, dopo la cessione di Mastrojanni, in attesa del rientro nel mondo del vino
ILLY, POLO DEL GUSTO, RICCARDO ILLY, Italia
Riccardo Illy, alla guida del Polo del Gusto

Il ritorno nel mondo del vino, dopo la cessione di Mastrojanni da Montalcino, non si è ancora concretizzato, sebbene, già in febbraio, Riccardo Illy, a WineNews, aveva annunciato di essere “in in fase di negoziato avanzato per un’acquisizione nel Barolo, in Piemonte”, sottolineando ancora una volta come l’imprenditore triestino consideri “Barolo e Brunello vini universali”, e le Langhe e Montalcino “territori con una storia molto lunga ed un futuro che ci auguriamo altrettanto lungo, venduti a livello globale in decine e decine di mercati”. Ma intanto - in attesa di notizie sul fronte del vino piemontese, e magari di un ritorno a Montalcino, per il quale non c’era ancora nessun contatto concreto, “ma non escludo che in futuro possa accadere”, aveva detto ancora Illy - il Polo del Gusto, la holding del gruppo Illy che riunisce le attività extra-caffè, nel 2022 ha superato, per la prima volta, i 100 milioni di euro di fatturato, toccando quota 110 milioni di euro, in crescita del +8% sul 2021.
“Tutte la aziende - spiega una nota ufficiale - hanno incrementato il fatturato, con risultati davvero soddisfacenti. Spiccano le performance di Dammann Frères e Domori, i cui fatturati costituiscono la parte più importante tra le partecipate. Dammann Frères con 40,5 milioni di euro ha registrato un +8% sull’esercizio precedente, mentre Domori ha chiuso sfiorando i 28 milioni di euro (27,9 euro), + 6% sul 2021. Anche grazie alla cessione di Mastrojanni (operazione che ha ridisegnato la governance del Gruppo Illy, con l’uscita di Francesco Illy, già proprietario di Podere Le Ripi, che ha acquisito Mastrojanni), l’ebitda consolidato è stato pari a 33 milioni (sui 5,8 milioni dell’anno precedente), mentre il risultato netto consolidato di Gruppo è stato pari a 29,3 milioni (contro gli 829.000 euro dell’anno precedente)”.
Come detto, sono in positivi tutti i fatturati delle aziende del Polo del Gusto: oltre a Dammann Frères e Domori (+8% e + 6%), Agrimontana ha fatto +16%, Prestat +30%, Pintaudi +52%. Per l’assetto del Polo del Gusto, nel 2022 - ricorda ancora la holding - si è chiusa la cessione delle quote di Mastrojanni a Francesco Illy, mentre per le acquisizioni è stata rilevata Achillea, azienda piemontese di alta gamma nel settore succhi di frutta e soft drinks realizzati da ingredienti esclusivamente biologici. Inoltre, sempre nel 2022, il Polo del Gusto ha conseguito la maggioranza di Pintaudi.
“La strategia commerciale del Polo del Gusto - che si articola lungo due linee principali, una di negozi monomarca in grandi città e una di negozi plurimarca in città di piccole-medie dimensione - ha portato all’apertura del negozio Domori di Piazza San Carlo (settembre 2022) e al rilevamento dalla illycaffè dei due esercizi a insegna illyshop, rispettivamente di Trieste e di Roma. Il punto vendita di Domori a Torino rappresenta un’inedita vetrina per il brand, non solo per la posizione in pieno centro storico, ma per il concept stesso del negozio, che offre una sala polifunzionale in grado di accogliere fino a 80 persone, per la realizzazione di attività di degustazione e formazione; il negozio ospita inoltre una macchina per la lavorazione del cioccolato (dalle dimensioni contenute), destinata ad attività educational e che offrirà la possibilità a tutti gli appassionati di cioccolato di personalizzare le tavolette”.
“È stato un anno di consolidamento - commenta Riccardo Illy - ricco di risultati e passi in avanti, assolutamente non scontati viste le difficoltà dell’anno appena passato. Il 2022 ha messo alla prova il mondo del food & beverage sotto diversi aspetti, dal fabbisogno energetico alla scarsità di materiali. Credo quindi che il 2022 dimostri con chiarezza l’efficacia dell’idea del Polo del Gusto, la sua capacità di creare aggregazione e opportunità di sviluppo, attraversando eventuali difficoltà e creando sinergie tra i marchi. Gli esempi sono numerosi. Va ricordato come sia Domori che Dammann Frères siano oggi impegnate nella realizzazione di un nuovo sito produttivo. Domori ha messo a punto il nuovo magazzino, e punta a trasferire gli uffici entro l’estate, mentre la produzione verrà trasferita entro il 2024. Il nuovo magazzino è un punto di forza per tutta la logistica del Gruppo, e la capacità di distribuzione di Domori spinge le piccole aziende che entrano a far parte della nostra famiglia, come dimostra il +52% di fatturato di Pintaudi. Dammann Frères comincerà la costruzione del nuovo stabilimento a inizio 2024, in un’area industriale non molto distante dall’attuale stabilimento. Domori, inoltre - sottolinea ancora Illy - ha conseguito un importante investimento pluriennale da parte di Simest, per il progetto in Uk del cioccolato: con l’acquisizione di Rococo Chocolates a giugno 2022, infatti, Domori controlla due diversi storici brand inglesi, con sede a Londra e dal posizionamento prestigioso e internazionale. Per quanto riguarda le acquisizioni, il 2022 ha visto l’ingresso di Achillea, la cui acquisizione è stata da poco completata: è un ingresso che bilancia perfettamente l’uscita di Mastrojanni, dal momento che le due aziende hanno un volume di affari molto simile. Infine, il Polo del Gusto debutterà a breve nel mercato retail: a Trieste, verso l’autunno, verrà ufficialmente presentato il nuovo brand retail che raccoglierà tutte le aziende del Polo, mentre per il punto vendita di Roma si sta scegliendo l’opzione migliore per proseguire l’attività, tra monomarca e plurimarca”.

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