02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

PREZZI FERMI SUGLI SCAFFALI DELLA GDO, MA CALANO DEL 16 % NEI CAMPI: LO SOTTOLINEA LA COLDIRETTI SULLA BASE DEI DATI DI UNIONCAMERE

I prezzi dei prodotti agricoli nelle campagne sono crollati del 16%, ma sugli scaffali della grande distribuzione per i consumatori sono rimasti praticamente stabili per la presenza di pesanti distorsioni nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola che colpiscono gli agricoltori e i consumatori. Lo denuncia la Coldiretti nel commentare i dati del bollettino bimestrale di Unioncamere, che evidenzia un aumento del giro di affari del 2,8% nella grande distribuzione nel periodo maggio-giugno 2009.

Secondo la Coldiretti, sulla base dei dati Unioncamere, nella grande distribuzione i prezzi dei prodotti alimentari sono rimasti praticamente stabili (-0,1% nel bimestre maggio-giugno 2009) nonostante nelle campagne i prodotti agricoli si trovino in piena deflazione con un calo del 16% a giugno, secondo Ismea.

Il record della riduzione nei campi si è verificato per i cereali con un crollo dei prezzi alla produzione del 33,3% sul 2008, ma sugli scaffali il dato aggregato di pasta, pane e cereali è salito del 2,2. In campagna sono in calo le quotazioni di vini e oli di oliva che su base annua hanno registrato, rispettivamente, contrazioni del 23,6% e del 20,4%, e anche della frutta (-21,7%) che, però, al supermercato aumenta del 2,6%.

Nell’attività di allevamento, precisa la Coldiretti, il confronto su base annua segnala una variazione negativa per i prezzi alla produzione di suini (-4,9%) e bovini (-5,8%). Ancora più accentuato il calo delle quotazioni dei lattiero-caseari, che, sul giugno 2008, registrano in media una flessione del 14,7%, mentre segnano un meno 1,1% i prezzi degli ovicaprini.

La spesa mensile delle famiglie italiane aumenta per i prodotti agricoli della tavola che, come dimostra Unioncamere, continuano ad essere acquistati e ben pagati dai consumatori, e, secondo la Coldiretti, non ci sono dunque giustificazioni per il crollo dei prezzi riconosciuti agli agricoltori all’origine dove si sono verificate riduzioni insostenibili che sono il frutto di distorsioni e speculazioni che danneggiano produttori e consumatori. Occorre maggiore trasparenza a partire dalla richiesta formulata dalla Coldiretti ai supermercati di tenere separati sugli scaffali i prodotti ottenuti da materia prima veramente italiana da quelli importanti per combattere il falso made in Italy e consentire di fare scelte di acquisto consapevoli.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli