La contraffazione è uno dei principali nemici del cibo e del vino italiano sui mercati del mondo. E per contrastarla, è stato rinnovato l’accordo tra l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) del Ministero delle Politiche Agricolo, e il Gruppo Alibaba, colosso cinese dell’e-commerce, per promuovere le eccellenze agroalimentari made in Italy e combattere i falsi, dal parmesan al Prosecco contraffatto.
Grazie al capillare lavoro di controllo della task force dell’Icqrf, spiega una notea del Ministero, ordini e prodotti sospetti che violano o evocano indicazioni geografiche tutelate possono essere segnalati direttamente al sistema di protezione della proprietà intellettuale di Alibaba. Entro 3 giorni le inserzioni illecite vengono rimosse e i venditori informati che stanno violando le indicazioni geografiche italiane. Con il nuovo accordo, sono attualmente 41 le indicazioni geografiche italiane riconosciute e protette da Alibaba sulle proprie piattaforme di e-commerce.
L’alleanza del Ministero con Alibaba per contrastare la contraffazione e proteggere i marchi d’origine è iniziata nel 2016: sono circa 200 le inserzioni di prodotti rimosse, sia nell’ambito dei Marketplace B2B che B2C di Alibaba.
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