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SLOW FOOD

Slow Food Italia a Congresso sul legame tra cibo, salute e benessere. E per la futura guida

1.000 delegati, osservatori e ospiti della Chiocciola a Montecatini Terme (6-8 luglio) per parlare del futuro del cibo e del movimento
CARLO PETRINI, GAETANO PASCALE, SLOW FOOD, Non Solo Vino
L’universo di Slow Food Italia a Congresso a Montecatini Terme (6-8 luglio)

Da sempre, uno dei temi centrali di Slow Food è il legame tra il cibo (produzione e consumo), la salute e il benessere, e, da sempre, la medicina riconosce come consolidate le relazioni tra il cibo e la salute. Meno conosciuti, invece, sono i rapporti tra la qualità del cibo, i metodi di produzione e il benessere. Ne consegue che il tipo di agricoltura scelto ha riflessi sull’ambiente e sulla salubrità di quello che mangiamo. A questo è dedicato il Congresso nazionale di Slow Food Italia n. 9, a Montecatini Terme dal 6 all’8 luglio, dove 1.000 delegati, osservatori ed ospiti della Chiocciola si danno appuntamento per condividere “Insieme” - questo il leitmotiv - un futuro del cibo migliore, con tanti eventi collaterali per tutti.
“Cibo, salute, ambiente” è il tema al centro del Convegno di scena il 6 luglio all’hotel Le Tamerici e nel quale si confrontersnno Patrizia Ucci, odontoiatra, responsabile Asst-pg23 Bergamo e responsabile Cibo e salute per Slow Food LombardiaVittorio Fusari, cuoco dell’Alleanza e co-autore, insieme al ricercatore Luigi Fontana, del libro “La felicità ha il sapore della salute” (Slow Food Editore), Mara Ramploud, medico specializza to in Scienza dell’alimentazione, Michele Sozio, biologo e nutrizionista, Stefano Parini, medico internista e diabetologo Ausl-Bologna, gruppo Associazione Medici Diabetologi, e Elena Bressanin, specializzanda in Medicina Termale dell’Università Sapienza di Roma. Spazio poi al futuro della Chiocciola, con i vertici di Slow Food Italia che incontreranno gli operatori dei mass media, nella sala del Consiglio comunale, per presentare i lavori del congresso, i temi che saranno trattati, le personalità ospiti e per illustrare la strada che l’Associazione ha intrapreso verso il cambiamento, l’apertura e l’inclusione.
I lavori del Congresso si apriranno sempre il 6 luglio al Teatro Verdi con l’introduzione del presidente nazionale uscente Gaetano Pascale e le conclusioni del presidente e fondatore di Slow Food Carlo Petrini. Tra gli interventi, Giovanni Toti e Stefano Bonaccini, presidenti rispettivamente delle Regioni Liguria ed Emilia-Romagna, del dg del Ministero del Turismo Francesco Palumbo, dell’economista Stefano Zamagni e della giornalista e scrittrice Luciana Castellina.
Il 7 luglio spazio ai lavori di gruppo, per raccogliere opinioni, sensazioni e visioni dai 650 delegati su temi organizzativi - come l’apertura di Slow Food ad altre realtà che perseguono scopi comuni e il nuovo ruolo di Condotte e Comunità nei prossimi due anni di transizione - e su argomenti di più ampio respiro quali l’ambiente, la solidarietà, il territorio e la rete dei giovani. Istanze che saranno consegnate al nuovo gruppo dirigente e serviranno per impostare le politiche associative fino al 2020. Daranno il loro contributo politici, personalità e amici della Chiocciola come i sindacalisti Yvan Sagnet e Aboubakar Soumahoro, Monica Di Sisto di Fairwatch, lo scienziato Salvatore Ceccarelli, Maurizio Pallante del Movimento per la decrescita felice, gli onorevoli Gelsomina Vono (M5S), Susanna Cenni (Pd) ed esponenti, tra gli altri, di Legambiente, Wwf, ActionAid, Cittadinanzattiva, Slow Medicine. Infine, l’8 luglio i lavori conclusivi del congresso con la nomina degli organi dirigenti e di controllo dell’Associazione, il cambiamento dello statuto e la relazione finale del nuovo gruppo di persone che saranno chiamate a guidare Slow Food Itala nei prossimi due anni.
Ma l’universo Slow Food sarà protagonista anche del Mercato della Terra, una vetrina delle migliori produzioni territoriali con i loro contadini, cui si aggiungono i Presìdi Slow Food della Toscana, per “viaggiare” lungo la Regione attraverso le eccellenze dell’enogastronomia buona, pulita e giusta, occasione per incontrare i produttori e scoprire tradizioni contadine e colture che il lavoro silenzioso degli agricoltori, con il supporto dell’Associazione, ha permesso di rivalutare, valorizzare e diffondere sulle tavole e nelle cucine. Bontà da acquistare, ma anche da conoscere, toccare, provare nei Laboratori su olio e formaggi, anche per bambini.

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