Prodotto della terra, piacere nel bicchiere, ma anche bene su cui investire: tra le tante anime del vino ce n’è una che ha ormai conquistato le principali case d’asta del mondo e d’Italia, come Finarte, che il 6 novembre a Milano porterà sotto il martello la bottiglia più costosa di sempre, almeno in Italia, e al netto del formato: una 6 litri di Champagne Dom Perignon Rosé Vintage 1996 Coffret Gold, quotata 37.500 euro. Sarà la stella più luminosa, ma certo non la sola, perché restando in Champagne Dom Perignon sarà presente con altre due Mathusalem, annate 1995 e 1998, ma anche la 2002 della “Andy Warhol Tribute Collection” e la rarissima Dom Perignon Cuvée Vintage 1947. Trai lotti tricolore, spiccano i “soliti” noti, a partire dalle 9 bottiglie di Sassicaia 2000 (base d’asta 1.000 euro), ma anche il lotto di Ornellaia (4 bottiglie di 2004, 6 di 2005 e 6 di 2006), per le quali si parte da 2.140 euro, e ancora le due bottiglie di Masseto (1999 e 2002, da 900 euro), i tanti lotti di Tignanello di Antinori e le cinque bottiglie di Barbaresco Gaja del 1969 (da 500 euro) e le tre bottiglie di Amarone 1993 di Giuseppe Quintarelli (da 1.170 euro). Tra le bottiglie più quotate ed attese, ovviamente, quelle di Borgogna, con La Tache 2007 di Domaine de la Romanée-Conti (da 3.500 euro), e Bordeaux, con le due bottiglie di Chateau Lafite Rothschild 1997 (da 960 euro), le 12 bottiglie di Chateau Angelus 2007 (da 1.300 euro) e le tante annate di Chateau Mouton Rotschild (da 350 euro) sugli scudi.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024