Da un ristorante francese sono scomparsi ben 1,5 milioni di euro di vino. Sembra già incredibile, ma lo è ancora di più visto che il ristorante in questione è il celebre La Tour d’Argent di Parigi, con vista sulla Cattedrale di Notre-Dame e sulla Senna, ispirazione della location del famoso film d’animazione “Ratatouille”. E che ha denunciato la sparizione di 83 bottiglie, stimate partendo da quelle inventariate nel gennaio 2020, da quella che, con le sue 300.000 etichette, viene considerata come la più grande cantina di Parigi. Si pensi che, a seguito della riapertura dopo la ristrutturazione del 2022, sono stati catalogati su di una lista tutti i contenuti della cantina, per festeggiare: questa lista raggiunge gli 8 chili di peso, costringendo i camerieri a trasportarla con l’ausilio di un trolley.
Tra le etichette scomparse, riporta la Bbc, molte provengono dalla cantina-mito della Borgogna Domaine de la Romanée-Conti (per puro riferimento, le stime più recenti prezzano un 1966 Grands Échézeaux Domaine De La Romanée-Conti Grand Cru Nicolas a 4.057 sterline, mentre nel 2018 un singolo pezzo, annata 1945, è stato venduto per 482.000 euro). In breve, ognuna delle bottiglie scomparse è vendibile a prezzi a cinque cifre, sebbene “essendo numerate, sarebbe molto complicato per un ladro venderle in maniera discreta”, commenta un sommelier del ristorante al giornale “Le Parisien”.
Al momento, però, l’ipotesi di un furto sembra essere stata accantonata dalla Terza Divisione della Polizia Giudiziaria di Parigi, incaricata delle indagini, che non ha trovato alcun indizio sulla scena. La sparizione delle etichette non ha neanche una datazione esatta: scoperta durante un inventario di routine a gennaio 2024, infatti, il loro ultimo avvistamento risale al precedente, come detto, del gennaio del 2020.
Un fitto mistero - quasi un caso dal Commissario Jules Maigret, l’altrettanto celebre personaggio letterario creato dal grande scrittore francese Georges Simenon - nel più antico ristorante di Parigi, risalente al 1582, anche se alcuni storici, come Patrick Rambourg, ricercatore presso l’Université Paris Cité e autore del libro “Storia della Parigi gastronomica, dal Medioevo ai giorni nostri”, lo contestano. Rambourg dichiarò che “la nozione di ristorante come locale del XVI secolo non esiste” bollando come “frottola” la storia di 442 anni del ristorante. Ciò che non è in discussione, però, è la storia recente del locale che, dal XIX secolo, si è guadagnato la notorietà per il suo piatto tipico a base di anatra, il canard au sang, traducibile in “anatra al sangue”, che utilizza i succhi del volatile per prepararne la salsa, e che, negli anni, ha fatto vantare a La Tour d’Argent numerosi ospiti d’eccezione, da Charlie Chaplin a Theodore e Franklin Roosevelt, da Salvador Dalí a Brad Pitt e Angelina Jolie.
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