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“VINITALY, LO DICO FINALMENTE E UFFICIALMENTE, SARÀ IL SOGGETTO CHE ORGANIZZERÀ IN EXPO, NEL CUORE PULSANTE DEL PADIGLIONE ITALIANA, LO SPAZIO VINO”. COSÌ IL MINISTRO MARTINA. RICCARDO COTARELLA (ASSOENOLOGI) COORDINATORE DEL COMITATO SCIENTIFICO

Italia
Il progetto del padiglione Italia con lo spazio dedicato al vino

“Vinitaly, lo dico finalmente ufficialmente, sarà il soggetto che organizzerà in Expo, nel padiglione italiana, lo spazio vino, che sarà nel cuore pulsante del Padiglione Italia, sarà il soggetto fondamentale che con noi costruirà l’esperienza del settore vitivinicolo”. Così il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, a Vinitaly. “Sarà un progetto aperto e partecipato, coordinato a livello scientifico da Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, del lavoro che vogliamo fare per portare in expo il vino. Ci sarà tutta l’Italia del vino, con grande lavoro di approfondimento concettutale. È un racconto, ed è una grande sfida, non si tratta di presentare i prodotti, ma di raccontare l’originalità delle esperienze vitivinicole italiane. Lo faremo con Vinitaly, Expo e le autorevoli personalità del mondo del vino che hanno accettato di essere parte di questo comitato scientifico che dovrà progettare i contenuti, a servizio di Expo e a servizio dell’Italia. È solo la prima tappa di un lavoro che tutta la squadra del Ministero sta facendo”.

“È un incarico importante e di responsabilità - ha commentato Cotarella - e dico il mio grazie al ministero a nome della categoria degli enologi: senza falsa modestia, ci riteniamo secondi solo ai produttori nell’aver dato vita al rinascimento del vino italiano, con un apporto di conoscenza, di passione e di amore per la nostra terra, e anche in questo caso possiamo dare un contributo tangibile per questa occasione unica. É presto per parlare di progetti, la nomina è talmente recente che non abbiamo parlato con i commissari, ma ce la metteremo tutta. Il comitato sarà gratuito, a titolo onorifico. A garantire il lavoro non sono io, ma i miei compagni di viaggio, grazie ai quali siamo in una barca solida con tanti motori di riserva: Piero Antinori, alla guida dell’Istituto Grandi Marchi, Diana Bracco responsabile del Padiglione Italia, Giovanni Mantovani dg Veronafiere, ma c’è anche il mondo della cooperazione, come ho chiesto personalmente al Ministro, perché è una fetta importante non solo a livello produttivo, ma anche per la ricerca, ed è rappresentata dal presidente del gruppo Cevico, Ruenza Santandrea. E ancora le due organizzazioni di filiera più importanti del settore, Federvini, con il presidente Lamberto Gancia, e Domenico Zonin presidente di Unione Italiana Vini, poi il presidente del Comitato Grandi Cru (che sarà nominato a breve, e dovrebbe essere, Carlo Guerrieri Gonzaga, e Raffaele Boriello, vicecapo di Gabinetto del Ministero delegato all’Expo. È un incarico di onore, senza compesi e rimborsi, ma l'onore dipende da quello che riusciremo a realizzare”.

Il “Padiglione Vino” dunque, per cui si parla di risorse nell’ordine degli 8 milioni di euro, sarà dentro al Padiglione Italia, dove passeranno tutte le delegazioni dal mondo: “è vero che Expo è a servizio del Paese, ha detto la responsabile del Padiglione Italia Diana Bracco - e mettere il padiglione del vino all’interno del padiglione Italia è una scelta strategica, perché vino è il nostro fiore all’occhiello”.

“Rappresentare l’Italia con il vino è una grande opportunità e possibilità. Vinitaly, visti tutti i risultati che abbiamo raggiunto, sapevamo potesse essere l’attore principale, ma non l’unico perchè da soli non si va da nessuna parte. Se investiamo su expo con tutte le risorse possibili faremo un pezzo di storia dell’Italia”, ha commentato il presidente di VeronaFiere Ettore Riello.
“Expo deve esporre storie - ha detto il commissario Giuseppe Sala - deve raccontare il valore delle tradizioni, quello che significa per il Paese una cultura che, in questo caso è la cultura vitivinicola”.

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