02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

WINE & FOOD IN CONTROTENDENZA: SEGNALI DI RIPRESA PER GLI ACQUISTI A TAVOLA NEL PRIMO TRIMESTRE 2009 (+0,8%). A DIRLO LA COLDIRETTI

Arrivano i primi segnali di ripresa, e, nel primo trimestre del 2009, si inverte la tendenza della spesa a tavola, con le quantità di prodotti alimentari acquistati dalle famiglie che fanno segnare una variazione positiva (+0,8%), dopo il calo che si era verificato nel 2008 (-0,6%): emerge dall’analisi della Coldiretti sull’andamento degli acquisti delle famiglie italiane nei primi mesi del 2009, sulla base dei dati Ismea Ac Nielsen.

Ad aumentare, in questo primo scorcio, sono gli acquisti di praticamente tutti i prodotti alimentari di base, con una performance particolarmente positiva per le quantità di frutta (+4,73%), dopo il trend di progressiva riduzione in corso da anni. Secondo la Coldiretti, a favorire l’andamento generale ha contribuito l’andamento dei prezzi al consumo che sono comunque aumentati in media del 2,7% nel trimestre. Un valore, peraltro, insostenibile sul crollo dell’11,4% sul 2008, che si è verificato a marzo per i prezzi dei prodotti agricoli alla produzione e che dimostra che le tendenze registrate in campagna non si sono trasferite al consumo, dove, denuncia la Coldiretti, i prezzi per l’alimentare continuano ad aumentare. Un esempio per tutti, è per la Coldiretti quello degli scandalosi andamenti al consumo della pasta che registra un aumento dell’11%, nonostante si sia verificato un dimezzamento delle quotazioni del grano, sul quale hanno indagato l’Antitrust e “Mister Prezzi”.

Gli italiani spendono 205 miliardi all’anno in alimenti e bevande (141 miliardi in famiglia e 64 fuori) che rappresentano ben il 19% della spesa familiare ed è quindi necessario, secondo la Coldiretti, interrompere un trend che impoverisce cittadini e imprese agricole in un difficile momento di crisi economica. Per la Coldiretti, l’aumento della forbice dei prezzi tra produzione e consumo, conferma la presenza di forti distorsioni esistenti nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola, che danneggiano imprese agricole e consumatori. I prezzi aumentano, quindi, in media quasi 5 volte dal campo alla tavola, ed esistono dunque ampi margini da recuperare, con più efficienza, concorrenza e trasparenza, per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica. E’ necessario quindi riorganizzare le filiere agroalimentari con un forte investimento su consorzi agrari e sulle cooperative, che sono il perno sul quale ruota il progetto della Coldiretti per una filiera tutta agricola, tutta italiana e firmata dagli agricoltori.

Il crollo delle quotazioni in campagna si registra sia per le produzioni vegetali (-15,8%) che per quelle derivate dall’allevamento (-5,2%), ma il record della riduzione si è verificato per i cereali con un crollo dei prezzi alla produzione del 46,4% rispetto a marzo 2008. Un forte calo delle quotazioni alla produzione si è registrato anche per vini e oli di oliva che, su base annua, hanno fatto segnare in campagna drammatiche riduzioni, rispettivamente del 26,2% e del 24,6%. Una flessione rilevante tra i prodotti di allevamento è accusata dal latte (-11,1%) e dai suini (-9,4%).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli