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LA CLASSIFICA

Wine-Searcher: tra i vini più cercati vince la Francia, ma l’Italia c’è. Sassicaia in Top 10

Al primo posto, nei “most popular”, la leggenda Chateau Mouton Rothschild, premier cru e mito di Bordeaux. Podio italiano con Tignanello e Masseto

Iconici, ricchi di storia e fascino, da stappare nelle occasioni veramente speciali, quelle da ricordare. Ogni appassionato di vino ha la propria bottiglia dei sogni, quella che fa battere il cuore e che è indelebile nel libro dei desideri, un regalo da concedersi magari proprio per le festività di fine anno, ormai in arrivo, e da condividere con le persone più care. Ma quali sono i gioielli enoici più ambiti a livello internazionale? A farci da guida è la Top 100 Most Searched-For Wines & Spirits” by “Wine-Searcher”, portale di riferimento nel mondo per la comparazione dei prezzi dei vini, che monitora i listini prezzi di migliaia di enoteche e wine shop di tutto il mondo ma anche le preferenze dei wine-lovers che decretano la popolarità di un vino. Così come era accaduto per la “The World’s Most Expensive Wines”, anche per il ranking dei vini più famosi, c’è un Paese dominatore, la Francia. Ma l’Italia conferma il proprio blasone ed una tradizione fortissima piazzando 8 vini tra i primi 100.
In testa c’è la leggenda Chateau Mouton Rothschild Premier, cru mito di Bordeaux, dalla metà dell’Ottocento di proprietà della famiglia Rothschild. Da uno straordinario rosso al re delle bollicine con il Dom Perignon Brut, champagne gioiello di Moët & Chandon, che conquista il secondo posto, davanti al Château Lafite Rothschild (Pauillac), uno dei premiers crus di Bordeaux. Francia che conquista anche la quarta e la quinta posizione con il Petrus (Pomerol) e il Chateau Margaux, altro simbolo del terroir di Bordeaux. Ci pensa l’Italia ad interrompere la supremazia francese, merito di un mito enoico mondiale, il Sassicaia di Tenuta San Guido, che si conferma ancora una volta come il vino italiano più popolare su “Wine Searcher”, portale di riferimento per i wine lovers di tutto il mondo. In settima (Chateau Latour) e ottava posizione (Chateau Haut-Brion) si torna in Francia, con gli ultimi due posti della top ten che arrivano da altri continenti: alla posizione n. 9, non c’è un vino, ma il whisky indiano Indri Trini, The Three Wood, in decima si va in Napa Valley, Usa, zona di produzione dell’Opus One.
E l’Italia? Detto del prestigioso risultato del Sassicaia di Tenuta San Guido, ennesima conferma nel “gotha” delle etichette più desiderate, al secondo posto tra i vini del Belpaese, troviamo il Tignanello della famiglia Antinori, al n. 15 nella classifica generale, che precede il Masseto della famiglia Frescobaldi, in grande ascesa, alla n. 28 tra i vini più popolari. Al quarto posto l’Ornellaia sempre della famiglia Frescobaldi (n. 33 a livello complessivo), seguito al quinto dal Solaia della famiglia Antinori (n. 47) e, al sesto posto, dal Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno (n. 75). Settima posizione italiana, e n. 92 tra i “most popular”, il Barolo Bartolo Mascarello, con l’Igt Flaccianello della Pieve di Fontodi in ottava, ed a chiudere la pattuglia italiana tra i primi 100 del ranking mondiale di “Wine Searcher”.
Oltre la posizione n. 100, troviamo il Barbaresco di Gaja, che è al n. 9 tra i vini più ricercati d’Italia (e al n. 109 della classifica generale), poi Le Pergole Torte di Montevertine (alla n. 10, al n. 111), si resta in Toscana alle posizioni n. 11 e n. 12 e precisamente a Montalcino, rispettivamente con il Brunello di Biondi Santi Tenuta Il Greppo (n. 118) e il Toscana Igt Case Basse di Gianfranco Soldera (al n. 127). A seguire ancora Biondi Santi, che ritorna con il Brunello di Montalcino Riserva (alla n. 13, in classifica generale 171), davanti al Barolo Riserva Falletto-Vigna Le Rocche di Bruno Giacosa (n. 173). A chiudere la top 15 italiana, il Bolgheri Superiore Tenuta Guado al Tasso di Marchesi Antinori (che, nella classifica generale, è al posto n. 177).

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