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Enit-Fico, nasce un accordo per attrarre milioni di visitatori valorizzando la cultura dell’enogastronomia italiana con il Parco della biodiversità più grande al mondo. Bianchi (Mibact): “turismo enogastronomico traino internazionale fondamentale”

Attrarre milioni di visitatori valorizzando la cultura dell’enogastronomia italiana e il made in Italy nel mondo, attraverso il Parco della biodiversità più grande al mondo: è la mission dell’accordo di collaborazione, sottoscritto oggi a Roma, da Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo, e Fico Eataly World (Fabbrica Italiana Contadina), il più grande parco agroalimentare al mondo che aprirà a Bologna ad ottobre 2017.
L’intesa prevede che Enit realizzi azioni promozionali destinate al grande pubblico, agli operatori turistici e ai media, in Italia e all’estero, in collaborazione con Fico, come struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’agroalimentare italiano, luogo di incontro per tutti coloro che amano il cibo e vogliono conoscere i segreti della biodiversità alla ricerca di informazioni ed esperienze uniche.


“L’accordo che viene siglato oggi - ha precisato il sottosegretario al Turismo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dorina Bianchi - è importante e ci permetterà di promuovere ancora di più l’italianità nel mondo, un valore che va sempre più valorizzato e sul quale bisogna investire. Il turismo enogastronomico è un traino fondamentale soprattutto sul piano internazionale. Alimentari e vini rappresentano le categorie merceologiche che stimolano maggiormente gli acquisti degli stranieri, che destinano un terzo del budget di una vacanza all’enogastronomia (con una spesa media di 190 euro).
Tra l’altro l’Italia è il primo Paese dell’Unione Europea per numero di prodotti agroalimentari riconosciuti Dop e Igp. Tutto questo fa dedurre che il trend di crescita centrato su cibo e vino si consoliderà e l’Italia può giocare un ruolo di capofila. Il turismo e gli itinerari enogastronomici sono il modo migliore per promuovere un territorio, le sue peculiarità e la sua autenticità: un’Italia da vedere e da gustare. La ristorazione, come interfaccia diretta del turista verso il mondo dell’enogastronomia, non solo rappresenta il valore aggiunto della destinazione ma si conferma fattore propulsivo dell’intera filiera agro-alimentare”.
“L’Enit - ha detto la presidente Evelina Christillin - nel suo Piano Triennale ha dedicato un cluster specifico al cibo e agli itinerari del gusto. Stiamo realizzando numerose iniziative promozionali sul segmento dell’enogastronomia perché intendiamo sostenere lo sviluppo e la conoscenza delle produzioni locali d’eccellenza e delle loro tradizioni. Il nostro impegno andrà verso la valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano, al fianco di operatori e produttori, incoraggiando la creazione di modelli di business innovativi in risposta alle nuove esigenze turistiche internazionali”.
“In questi dieci anni - ha ricordato Oscar Farinetti, fondatore di Eataly - abbiamo fatto conoscere e apprezzare all’estero i prodotti del nostro paese grazie a Eataly. Oggi, con la Fabbrica Italiana Contadina, abbiamo la straordinaria opportunità di portare in Italia milioni di persone da tutto il mondo, per fargli conoscere la meraviglia della nostra biodiversità”.
“Abbiamo una nuova destinazione da proporre al mondo - ha concluso l’ad di Fico Eataly World, Tiziana Primori - è unica, è piena di sapori e unisce il fascino dei nostri diversi territori attraverso i loro prodotti. Fico è un’arca che valorizza il patrimonio enogastronomico italiano, le persone, le imprese, la cultura e i luoghi delle tante eccellenze che già ci sono riconosciute e di quelle che meritano di essere maggiormente valorizzate. In Emilia Romagna, sulla via Emilia, a Bologna, Fico è pronta a essere la tappa fondamentale per il turista internazionale che nel nostro Paese vuole vivere l’esperienza reale e completa del “fatto e prodotto” in Italia”.

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