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Wine Evolution 2006 - Analisi di opportunità e conoscenza degli ostacoli sui mercati consolidati e sulle nuove aperture nell’incostante e agitato mondo del vino di oggi - Reportage
di Michèle Shah

In un’epoca in cui il mercato globale del vino soffre di monete deboli, crisi economica e campagne di marketing quanto mai competitive, la conferenza al 7th Wine Evolution di Skalli e Rein ha avuto risonanza chiara e forte, puntando diritto ai temi, alle opportunità e agli ostacoli sia dei mercati consolidati che delle nuove aperture nell’incostante e agitato mondo del vino di oggi. Al forum annuale, incentrato su marketing e vendite globali di vino, che ha avuto luogo a Parigi al Palais des Congrès, dal 30 -31 gennaio 2006, hanno partecipato alcuni fra i più influenti amministratori delegati delle società del settore come Marian Kopp Racke International, Germania; Mario Aron, Asc Fine Wines, China; Lisa Brown, Millesimes, Giappone; Rajeev Samant, Sula Vineyards, India; Michael Quintus, Vintus, Usa. I Forum e i relativi oratori, rappresentativi di una porzione del mercato complessivo del vino, si sono concentrati su temi e questioni di rilevanza attuale dell’attività.

Qui di seguito, selezione e sintesi degli oratori della Commissione:

European Forum

Ann Burgaz-Schmidt Systembolaget - Consumer: i trends del mercato svedese
Systembolaget fondato nel 1955 è il monopolio di stato svedese che controlla il mercato delle vendite di vino, eletto per proteggere la sanità pubblica dall’eccesso di consumo dell’alcol in Svezia negli anni passati. E’ tutt’oggi un sistema voluto dal 55% del pubblico nazionale, che non profitta guadagno dalle vendite, ma che si basa su una selezione equa di vino di qualità, selezionato tramite dei ‘tenders’. Compra 358,6 milioni di litri di vino (pari a 16 milioni di casse di vino), distribuito e venduto da 413 punti vendita.
Robert Joseph Wine International Magazine - Presentazione del mercato Uk
1% del vino consumato in Uk è normalmente bevuto in casa e spesso senza l’accompagnamento del pasto. Questo già comporta un ‘challenge’ per il consumo tradizionale del vino - e specialmente per il vino Italiano che gode di una buona acidità proprio per l’abbinamento vino-cibo. La vendita del vino in Uk è dominata dalle grosse catene, come Saibsury’s e Tesco, dove vige il motto “Noi diamo al consumatore ciò che ci richiede il consumatore, non cerchiamo di ‘educare’ il consumatore”, vendono l’80% del vino in Uk, con un prezzo medio di £ 3.84 per bottiglia. Nonostante questo, in generale, ci sono buone speranze per il vino nel mercato Uk, che cresce del 9% con un consumo di 27 litri pro capite anche se il Vecchio Mondo è in declino con le vendite di vino: Francia (-4%), Australia (+10%), Usa (+17%), Nuova Zelanda (+68%), Bulgaria (-40%).
Werner Engelhard ad Wein + Markt
Le catene ‘Discount’ come Aldi sono quelle che hanno maggior successo contando il 75% delle vendite di vino in Germania, dove 2/3 delle bottiglie vengono vendute a meno di 2 euro. In Germania prevale la filosofia, quasi diventata moda “comprare a prezzi scontati è da furbi”, oggi questa sindrome viene chiamato ‘Smart buyer’ e oggi fa parte della cultura tedesca. In sostanza, il mercato tedesco è un mercato ‘soddisfatto’, dove oggi esistono minime aperture per nuovi arrivi. Per inserirsi in questo mercato bisogna focalizzare sul ‘branding’, investire e formare delle joint-venture con le catene di distribuzione.
Marian Kopp ad Racke International - Il ruolo dei brands a analisi di come il consumatore tedesco acquista il vino
Il mercato tedesco è uno dei mercati dove i prezzi sono notevolmente bassi (il 95% delle vendite del vino è sotto ai 5 euro). Abbiamo già visto che la maggior parte del vino viene venduto tramite le grosse catene, i quali dal 1988 al 2004 sono cresciute del 38% in termini di valore di mercato.

Asia Forum

Mario Aron Ceo - ASC Fine Wines - Semaforo verde per la Cina
Oggi in Cina il vino è simbolo di una cultura raffinata ed è consumato nelle grandi città, come Bijing e Shanghai, da giovani professionisti. La Cina ha una lunga tradizione di produzione di vino (anche se di basso livello), ma i consumatori cinesi non hanno ancora veramente capito il mercato del vino. In particolare, quello che viene importato in Cina. Il vino locale rappresenta il 90% del vino sul mercato. Il mercato dell’export è ancora giovane ma promette ottime possibilità per l’importazione di vini stranieri. Nel 2004, il mercato del vino in Cina è cresciuto del 52% e Aron si aspetta una crescita annua del 30%, per i prossimi dieci anni.
Lisa Brown Ceo Millesimes - Il mercato del vino in Giappone
Dopo il boom degli Anni 90, in cui le vendite del vino in Giappone sono triplicate rispetto agli anni 1965, le vendite hanno in seguito raggiunto un picco del 241% crescita nel 1998. Il Giappone è poi entrato in una fase di calo nell’importazione di vino. Oggi secondo la Brown ci sono ottime possibilità per la ripresa del vino in Giappone, un mercato che nonostante la sua cucina, più adatta al vino bianco, privilegia vini rossi della media/alta fascia (2000-3000 ¥). Il vino rappresenta solo il 2% del consumo dell’alcol per anno, ed i maggiori consumatori in Giappone è il popolo femminile, in particolare la città di Tokyo, la quale si contende il 60% dei vini della fascia premium.
Rajeev Samant CEO Sula - India: un mercato giovane e piccolo ma con rapida crescita
Il consumo di vino in India è relativamente basso se lo paragoniamo alla Cina. Sicuramente, per i prossimi 5-10 anni, continuerà la sua crescita costante che, in questi 3 anni, è stato del 25% in volume e 30% in valore. Una delle ragioni per questa crescita è quello legato alla salute, ‘il vino rosso fa bene alla salute’, e ad un cambiamento culturale, dove il vino viene accettato come bevanda sociale, consumato maggiormente dal popolo femminile. Per entrare nel mercato indiano, secondo Samant, è necessario costituire una società, o joint-venture, con un importatore indiano, avere una lungimiranza e costruire sui ‘brands’ conosciuti.

Usa Forum

Michael Quintus Vintus - Analisi del mercato Usa e i trends di consumo
I primi 100 brands occupano il 75% del volume di vino venduto. Dove una volta esisteva la bottega del rione, oggi il mercato è dominato dalla grossa distribuzione di supermercati. Negli Usa i produttori ed agenti sono costretti a passare attraverso i distributori (pochi in numero) per arrivare poi ad un grande numero di venditori e ristorazione. Il mercato Usa è un mercato oggi dove il consumatore è ‘buon conoscitore’ del vino che esige vini autentici di buon livello. Secondo Quintus, per riuscire bene nel mercato Usa, il produttore deve essere ‘eccezionale’ e l’importatore deve essere costante e convinto nel promuovere il proprio produttore.
Marc Engel B/R/S - US market trends
La vendita del vino negli Usa è sotto quella della birra in termini di valore, ma la sorpassa in termini di volume. Nel 2005 la crescita del consumo del vino è del 9,8%. Oggi circa 90 milioni di americani beve il vino almeno una volta ogni tre mesi. Il vino fa sempre più parte della ‘cultura americana’  (esempio il film “Sideways”).

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