L’impatto di internet prima, e dei social media poi ha, senza dubbio, rivoluzionato il mondo della comunicazione e dell’informazione mondiale. Ma, almeno in Italia, i vecchi assunto come “l’ha detto la televisione” o “visto in tv”, sembrano ancora più valido che mai. Almeno in cucina, dove anche grazie alle tantissime trasmissioni dove si preparano manicaretti e si spadella, che per tanti motivi (dalla sicurezza alla facilità d’utilizzo, fino all’estetica) hanno visto il classico fornello sostituito dalle piastre elettromagnetiche ad induzione, questa moderna tecnologia si sta diffondendo sempre più anche nelle case degli italiani. Tanto che uno dei marchi più importanti, a livello mondiale, nel settore degli elettrodomestici, la Whirlpool, si interroga, nell’hub di Cassinetta di Biandormo (Varese), su come soddisfare la domanda dei consumatori, con “un occhio al risparmio energetico, uno all’estetica e alla usability”.
“Anche se il motivo per cui in tv si usano i fornelli a induzione è prettamente tecnico e di sicurezza, non essendo permesso negli studi l’uso di fiamme libere - spiega Gabriele Garella, Senior Product Manager di Whirlpool - è un dato di fatto che la cucina a induzione stia conquistando gli italiani che vogliono sentirsi sempre più dei “masterchef” in versione casalinga. E non solo per una questione estetica, ma anche perché le piastre e i forni a induzione consentono di replicare a casa una varietà di preparazioni complesse, con prestazioni da alta cucina. A questo si aggiungono la sicurezza legata all’assenza di fiamme e gas e la facilità di pulizia, caratteristiche sempre più richieste dai consumatori”.
In Italia, spiega una nota di Whirlpool, i piani cottura a induzione sono percepiti ancora come una novità, mentre all’estero, dove il costo dell’energia elettrica è minore ed è meno diffuso l’uso del gas per cucinare, sono una realtà consolidata da più di vent’anni. L’elevato consumo energetico è sempre stato il principale ostacolo alla diffusione delle piastre a induzione nel nostro Paese, ma anche questo sta cambiando, spiega ancora Garella: “oggi i sistemi di power management dei piani a induzione permettono l’utilizzo in tutte le case italiane. Inoltre, dal punto di vista dell’efficienza energetica un piano a induzione ha prestazioni superiori rispetto alle altre tipologie di fornelli, poiché la dispersione è minima. Il rendimento di un piano cottura a induzione infatti è del 90%, rispetto al 52% del gas e al 65% del radiante”.
Ed anche il controllo che si ha sul calore, spiega Whirlpool, è di gran lunga migliore: i cibi raggiungono più rapidamente la temperatura desiderata e questa poi si mantiene costante, consentendo per esempio di effettuare direttamente sul piano delle operazioni che normalmente si realizzano a bagnomaria. Senza dimenticare la sicurezza, visto che grazie alle tecnologie più avanzate, in caso di dimenticanza o anomalia, l’erogazione di energia si interrompe automaticamente, e diminuisce il rischio di danni seri se ci si dimentica “il fornello accesso”. Insomma, la cucina ad induzione sembra avere tutte le caratteristiche per spopolare tra le mura delle case degli italiani. Almeno finché in tv, o da qualche altra parta, non sarà di moda l’utilizzo di qualche altra tecnologia culinaria ...
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