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LA BORSA DEL TURISMO

Bit, il boom del turismo enogastronomico, primo driver economico delle vacanze in Italia

L’evento di riferimento a Fiera Milano (10-12 febbraio) punta i riflettori sul fenomeno italiano che oggi rientra a pieno titolo nel turismo culturale
BIT, RAPPORTO TURISMO ENOGASTRONOMICO, TURISMO ENOGASTRONOMICO, Non Solo Vino
Riflettori puntati sul fenomeno del turismo enogastronomico italiano alla Bit

Tra le motivazioni principali che spingono il turista a visitare l’Italia e primo driver economico delle vacanze, già fenomeno di successo, il turismo enogastronomico vive un vero e proprio boom: tra il desiderio di sperimentare locali e ristoranti e di visitare aziende alla curiosità di scoprire mercati dei produttori o partecipare ad eventi, nel 2018, attratti dalla ricchezza del nostro patrimonio culinario, i turisti enogastronomici italiani sono aumentati del +48%, con una spesa giornaliera procapite di 199 euro, e quella degli stranieri è cresciuta del 70% in appena quattro anni arrivando a 150 euro, con le esperienze enogastronomiche che sono ormai un elemento presente nella vacanza di tutte le tipologie di turisti, a partire dai Millennials. Sono questi gli ultimi numeri e tendenze di un settore ormai fondamentale per ogni destinazione turistica, tra quelle già predilette come Sicilia, Toscana ed Emilia Romagna a quelle che vogliono farsi conoscere, e su cui la Bit, la Borsa Internazionale del Turismo a Fiera Milano (10-12 febbraio), evento di riferimento con operatori turistici e viaggiatori da tutto il mondo, punterà i riflettori.
“Il turismo enogastronomico è in forte crescita e sono sempre di più le persone che viaggiano per vivere un’esperienza legata al cibo - sottolinea la professoressa Roberta Garibaldi dell’Università di Bergamo a WineNews, autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano dal quale sono tratti i dati - ma questo non prescinde dalla bellezza e dalle tradizioni della meta prescelta: c’è proprio la voglia di scoprire tutto quello che riguarda la cultura dei prodotti, tant’è che il turismo enogastronomico rientra pienamente nel turismo culturale”. Tanto che, tra le mete del turismo enogastronomico italiano, le Marche si raccontano nell’anno dei 200 anni de L’Infinito di Giacomo Leopardi, cui è dedicato un incontro con Vanni Leopardi, e, da un centenario all’altro la Toscana punta sugli eventi per i 500 anni della morte di Leonardo Da Vinci.

Focus: dal vino driver di viaggio ai corsi di cucina, di cosa si parlerà alla Bit
Tra i convegni, accanto alla presentazione del Rapporto sul Turismo Italiano dell’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iriss), il 10 febbraio, si parlerà di “Perché la Puglia?”, tra le destinazioni da visitare nel 2019 per il New York Times, con, tra gli altri, Roberta Garibaldi, Loredana Capone, assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Peppone Calabrese, conduttore di Linea Verde. Ma ci sarà anche il seminario Noi di Sala su “La comunicazione con i clienti 2.0” con Matteo Zappile, restaurant manager del Ristorante stellato Il Pagliaccio di Roma, e Matteo Bernardi, sommelier del tristellato Le Calandre di Padova.
L’11 febbraio, si parlerà invece de “I corsi di cucina: Esperienze tra i fornelli per rendere la vacanza unica”, con la professoressa Garibaldi, Cristiano Rigon, fondatore e Ceo Gnammo, Davide Maggi, fondatore e Ceo Le Cesarine, Riccardo Lenzi, responsabile eventi Fico Eataly World, ed Umberto Selmi, referente “Agriturismo e multifunzionalità” di Ismea, accanto alla presentazione del Rapporto sul Turismo Enogastronomico 2019 della stessa Roberta Garibaldi, insieme a Rossano Pazzagli, docente esperto di territori e paesaggi dell’Università degli Studi del Molise, e all’analisi dei trend e delle tendenze del fenomeno con Erik Wolf, presidente World Food Travel Association. Quindi, ancora con Garibaldi, si discuterà de “Il vino: driver di viaggio”, con Maria Elena Bello, responsabile Hospitality delle Cantine Florio, Vittorio Giulini, presidente Associazione Dimore Storiche Lombardia, e Paolo Grigolli, direttore, Scuola di Management del Turismo e della Cultura di Tsm-Trentino School of Management, e di “Turismo e olio, tra attività innovative, musei ed esperienze di visita”, con, tra gli altri, Capone, Antonio Balenzano, direttore Città dell’Olio, e Laura Turri, presidente del Consorzio di Tutela Olio Garda Dop. E, ancora, “Il vino incontra i suoi protagonisti attraverso nuovi progetti per raccontare e internazionalizzare i territori italiani”, con, tra gli altri, Pamela Raeli, editore di Food & Travel Italia e Wine & Travel, Dominga Cotarella, direttore marketing e commerciale Famiglia Cotarella e co-founder Intrecci, Attilio Scienza, docente di Viticoltura all’Università degli Studi di Milano, Giovanni Mantovani, dg Veronafiere, gli chef Davide Oldani e Andrea Berton, Giancarlo Moretti Polegato, proprietario della cantina Villa Sandi, Federico Trianni, head of Distribution Partners at Bnp Paribas Asset Management, Pasquale Demetrio dello Studio Legale Demetrio, e Luigi Maccallini, responsabile Next Innovation Bnl.
Sempre il vino, accanto alla riflessione dell’Enit su “Destinazione Italia: Identità e potenzialità inespresse del brand più conosciuto al mondo - Made in Italy e Marketplace nazionale per riportare il “Bel Paese” tra le big destination al mondo”, è al centro di “In Vino Lucrum. Come rendere remunerativa la gestione del Vino nella Ristorazione” con Giovanni Di Tomaso di Remote F&B consulting, il 12 febbraio. Stesso giorni in cui ci saranno anche gli incontri dedicati alle “Start up di turismo enogastronomico italiano” e agli “Chef Straordinari: Chef di successo raccontano i prodotti e le eccellenze del territorio locale” con Felice Bassi, ideatore di Click de Chef, e lo chef stellato Giancarlo Morelli. Tra i temi, si parlerà anche di comunicazione, tra storytelling, nuove frontiere del web e social network, con esperti come Giusy Ferraina e Nicoletta Polliotto, e seminari sul vino saranno condotti da Ais-Associazione Italiana Sommelier e Fisar.
Nei giorni della Bit al settore è dedicata anche A Bit Of Taste, per scoprire i piatti simbolo del patrimonio della tradizione culinaria italiana, dal pancotto al brodetto marchigiano, dal pesce di Lago al riso, dai formaggi alla pizza gourmet, attraverso un percorso che attraversa tutto lo Stivale con show cooking insieme alle Regioni italiane e Apci-Associazione professionale cuochi italiani, con chef come la Top Chef Italia Cinzia Fumagalli ma anche Michele Biassoni del Ristorante Iyo e Andrea Provenzani de Il Liberty e Tokyo a Milano, in un incontro tra la cucina italiana e giapponese, e focus su intolleranze e sui ristoranti contro la fame.

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