In Italia ci sono 1,2 milioni di agricoltori per passione, che per il loro hobby spendono più di 1 miliardo di euro l’anno, e mangiare genuino e stare all’aria aperta sono i motivi che spingono sempre più italiani a cimentarsi con l’agricoltura: si chiamano “hobby farmer” e secondo un sondaggio realizzato per “Vita in Campagna” (Montichiari, 22-24 marzo), la fiera dedicata agli amanti del verde, se è vero che la passione green è alimentata in alcuni casi anche da tradizioni di famiglia (16,9%) o dal desiderio di relax (11,5%), le motivazioni più diffuse sono consumare prodotti più sani (35,4%) e vivere all’aria aperta (29,1%). Coltivati dal 74%, gli ortaggi sono i protagonisti degli orti amatoriali, seguiti da piante da frutto (38,1%), olivi (29,8%) e viti (25,7%), mentre guadagnano terreno le erbe aromatiche (32%). Sei “hobby farmer” su 10 trasformano i loro prodotti, per lo più in conserve (75,8%) e olio (36,8%), ma anche in vino (20,9%) e miele (12%), lavorazioni che rimangono sulla tavola della famiglia (nel 90% dei casi), ma vengono utilizzate anche per fare regali o, più raramente, per la vendita a parenti e amici.
Più di un terzo poi alleva animali, che in 8 casi su 10 sono galline, polli, oche o anatre, ma registrano una buona popolarità anche i conigli (22,2%) e le api (20,2%), preferiti a capre e pecore, cavalli e suini. Il giardino, invece, la fa da padrone nel tempo libero: qui si concentra il 53,2% degli appassionati, che nel 47% dei casi dispongono anche di terreni di media o grande estensione. Con 4 hobby farmer su 10 residenti in città, anche la tendenza a far rifiorire gli spazi domestici (12,8%) non è da sottovalutare, siano essi balconi, mini-serre o più semplicemente davanzali: fiori e piante ornamentali sono la passione per il 36,4%. Chi sono questi contadini per passione? Il 70% ha tra i 50 e i 75 anni di età, il 18% ha tra i 36 e i 50 anni, in prevalenza maschi (78,52%) e per oltre un terzo pensionati, seguiti a distanza da impiegati (16,3%), liberi professionisti (10,4%) e dipendenti pubblici (8,2%). A sorpresa, le casalinghe rappresentano solo il 2,6%, meno di imprenditori (6,8%), operai (5,8%) e insegnanti (3,35%). Quasi la metà è disposta a spendere più di 300 euro all’anno, mentre l’80% dedica 8 o più ore alla settimana a questa passione, ma non è abbastanza: 7 su 10 desidererebbero avere più tempo e spazio. Provengono soprattutto da Lombardia (25%), Veneto (13%), Piemonte (12%) ed Emilia Romagna (9%).
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