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COMMERCIO ESTERO

Competenze del commercio estero alla Farnesina, per la Coldiretti sarebbe un’ottima soluzione

Per il presidente Ettore Prandini è “importante trovare le necessarie sinergie tra l’attività diplomatica all’estero e quella economica”
AGROALIMENTARE ITALIANO, Coldiretti, Non Solo Vino
Ettore Prandini, presidente Coldiretti

Quello di rafforzare la presenza dei prodotti agroalimentari made in Italy sui mercati di tutto il mondo sembra essere un obiettivo tra i più importanti dell’agenda del neo Governo Conte, per quanto riguarda il programma del Ministero delle Politiche Agricole. E così, per aumentare il giro d’affari, con anche l’obiettivo di combattere il falso e l’italian sounding, sembra ci sia l’ipotesi di affidare le competenze del commercio estero alla Farnesina. Ipotesi, già ben accolta dalla Coldiretti, il cui presidente, Ettore Prandini, ha affermato come “sia importante trovare le necessarie sinergie tra l’attività diplomatica all’estero e quella economica. È importante supportare le esportazioni delle imprese - sottolinea ancora Prandini - con un coinvolgimento delle Ambasciate, introducendo nella valutazione delle loro attività principi legati anche ai risultati commerciali a supporto del sistema economico nazionale, come già avviene in altri Paesi. Un cambiamento che deve essere sostenuto sul piano logistico - conclude Prandini - con trasporti efficienti sulla linea ferroviaria e snodi aeroportuali per le merci, che ci permettano di portare i nostri prodotti rapidamente da nord a sud del Paese e poi in ogni angolo d’Europa e del mondo”.

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