Ci sono voluti anni, decenni, perché l’enoturismo diventasse un settore riconosciuto dalle istituzioni, con regolamentazioni, agevolazioni e vere e proprie leggi che ne tutelino protagonisti, strutture e territori interi. Storia, purtroppo, diversa per quello che ancora è un settore troppo di nicchia, non ancora del tutto “scoperto”, e quindi valorizzato, quello del turismo dell’olio d’oliva: al pari del vino, l’olio extravergine d’oliva italiano è un’eccellenza simbolo del Belpaese, e con consumatori sempre più attenti all’origine di ciò che arriva sulle tavole, e alla tutela della tradizione culinaria italiana, le aziende che producono olio seguono sempre di più il modello delle cantine enoiche, proponendo vere e proprie esperienze per i turisti, alla scoperta di un prezioso frutto della terra.
Ma la musica sta cambiando: nella Legge di Bilancio 2020 c’è un emendamento che, se approvato, realizzerebbe la sostanziale equiparazione tra l’oleoturismo e l’enoturismo, permettendo ai produttori di olio di beneficiare degli stessi incentivi di cui beneficiano i produttori di vino. Se la Legge di Bilancio 2020 - attualmente in discussione al Senato - dovesse infatti passare anche alla Camera dei Deputati entro il 31 dicembre, dal 1 gennaio 2020 le disposizioni relative all’attività di enoturismo sarebbero estese anche alle attività di oleoturismo. Per i produttori delle Città dell’Olio, sottolinea il presidente dell’associazione nazionale Enrico Lupi, “l’approvazione delle disposizioni già in essere per l’enoturismo, rappresenta una grande opportunità, un incentivo concreto per strutturare un’offerta turistica integrata legata anche alle piccole produzioni”.
Secondo l’emendamento, le attività di oleoturismo sono tutte quelle di conoscenza dell’olio d’oliva espletate nel luogo di produzione, e consistono nelle visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione dell’ulivo; nella degustazione e nella commercializzazione delle produzioni aziendali dell’olio d’oliva, anche in abbinamento ad altri alimenti; in iniziative a carattere didattico e ricreativo nell’ambito dei luoghi di coltivazione e produzione.
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