Diritti ai lavoratori e ai produttori, importanza data al ruolo della donna. Sono solo alcuni aspetti che hanno portato Coop a confermarsi in testa alla classifica stilata da Oxfam rispetto alla grande distribuzione italiana nel Rapporto “Diritti a scaffali Gdo e giustizia nella filiera agroalimentare” giunto a conclusione dopo un anno della campagna denominata “Al giusto prezzo”. L’indagine riporta l’avanzamento delle modalità con cui i cinque maggiori retailer italiani (Coop, Conad, Esselunga, Gruppo Selex, Eurospin) stanno affrontando il tema dei diritti umani nelle proprie filiere di produzione agroalimentare, contribuendo a eliminare sfruttamento e abusi nei campi. Già nella precedente edizione del Rapporto, pubblicata a novembre 2018, Coop si era distinta ottenendo il punteggio più alto su tutti i parametri. Adesso fa ancora meglio ottenendo un 40% come punteggio complessivo e distaccando i competitor che si posizionano, al massimo, al di sotto del 30%. Coop è riuscita ad incrementare ulteriormente la sua posizione e a mantenere il primo posto nonostante la maggiore difficoltà ad attuare nuove azioni da leader e a non seguire solchi già tracciati da altri. In particolare sul segmento trasparenza e accountability Coop sale al 46% (+13% su anno precedente); per i diritti dei lavoratori si posiziona al 54% (+12%) mentre per quelli dei produttori di piccola scala sale al 42% (+15%). Sul tema delle donne è stato ulteriormente rafforzato l’empowerment femminile con azioni sistematiche di monitoraggio (+14%). “Abbiamo non solo confermato il risultato già raggiunto ma abbiamo ulteriormente migliorato su tutti gli aspetti distaccandoci in maniera significativa dagli altri retailer. Tutto ciò in linea con l’impegno che ci ha sempre caratterizzato. Sul tema delle donne siamo stati gli unici a mettere in atto azioni concrete e di ciò siamo particolarmente orgogliosi”.
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