In tempo di Covid-19 succede anche questo. Perché non bastava il problema della mancanza di manodopera a mettere in pericolo i raccolti italiani e a garantire le forniture alimentari. Contro la cimice asiatica - che ha provocato lo scorso anno 740 milioni di danni a pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi - arriva il via libera alla diffusione della vespa samurai, nemica naturale dell’insetto “killer”. Lo rende noto la Coldiretti che annuncia la firma del decreto del Ministero dell’Ambiente per la sperimentazione della “lotta biologica” in piena emergenza coronavirus. Il decreto autorizza le regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento all’immissione in natura della specie Trissolcus japonicus (vespa samurai) quale agente di controllo biologico del fitofago Halyomorpha halys (cimice asiatica). L’inizio della diffusione di centinaia di migliaia di esemplari della minuscola vespa è previsto nei prossimi giorni con l’obiettivo di fermare l’invasione della cimice asiatica che ha già iniziato ad attaccare i frutteti in un anno particolarmente difficile che somma la sparizione di un frutto su tre per il moltiplicarsi di eventi estremi come gelo, siccità e grandine. A livello nazionale si stima infatti una produzione di pesche e nettarine ridotta del 28% per un raccolto di quasi 820.000 tonnellate che colloca l’Italia, a livello europeo, dietro solo alla Spagna mentre il Belpaese, con le sue 136.000 tonnellate, resta il primo produttore di albicocche anche se il quantitativo è però più che dimezzato rispetto allo scorso anno (-56%). Un calo notevole che ha interessato anche i raccolti di ciliegie.
“La “cimice marmorata asiatica” arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa per l’agricoltura - sottolinea la Coldiretti - perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. Una vera emergenza per il nostro sistema produttivo perché capace di colpire centinaia di specie coltivate e spontanee e la sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale, con danni che hanno colpito ben 48.000 aziende agricole. La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché è in grado di nutrirsi su oltre 300 specie diverse di vegetali, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari”. Il via libera alla vespa samurai, un insetto antagonista delle dimensioni di poco più di un millimetro, per Coldiretti apre “nuove prospettive anche se ci vorrà tempo prima di avere risultati”. Per questo motivo, conclude l’associazione, alla lotta biologica con la vespa samurai “si deve affiancare il sostegno delle istituzioni alle imprese, per indennizzare i danni della cimice nel periodo transitorio”.
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