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POLITICA COMUNITARIA

Da Bruxelles via libera a Bilancio e Recovery Found: il commento delle organizzazioni agricole

Cia, Coldiretti e Confagricoltura: opportunità per rilancio e crescita, ma servono riforme e progetti
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Ue, via libera a Bilancio e Recovery Found

Dopo settimane di trattative, dalla riunione del Consiglio dell’Unione Europea a Bruxelles, i capi di stato e di governo dell’Unione hanno trovato un accordo sull’approvazione del bilancio pluriennale per il 2021-2027 e del Recovery Fund da 750 miliardi di euro per la ripresa dopo la crisi provocata dalla pandemia. Che, per l’Italia vale uno stanziamento di 209 miliardi di euro. Per il mondo agricolo, lo stanziamento complessivo ammonta a 258 miliardi di euro per i pagamenti diretti della Pac e per le misure di gestione dei mercati. Lo stanziamento per i programmi di sviluppo rurale si attesta a 77 miliardi. Un combinato disposto da cui devono ripartire anche due capisaldi dell’economia italiana, come l’agricoltura e l’agroalimentare, come spiegano bene, nei loro commenti, le tre principali organizzazioni agricole del Paese: Cia-Agricoltori Italiani, Coldiretti e Confagricoltura.
“L’approvazione definitiva del bilancio 2021-2027 e del Next Generation Eu da parte del Consiglio europeo, è un punto di svolta per l’Europa in emergenza per la pandemia. All’ok sul budget da 1.800 miliardi di euro segua, rapidamente, la programmazione strategica e l’orientamento dei fondi su progetti mirati allo sviluppo dell’agricoltura”. Così Cia-Agricoltori Italiani, a conclusione delle lunghe trattative, che, con la revoca del veto di Ungheria e Polonia, hanno scongiurato la paralisi su fondi cruciali a continuità e rilancio. Per Cia, è ora tempo di lavorare sulle sinergie per impiegare al meglio le risorse a disposizione che si confermano essere, oltre al budget in vigore dal primo gennaio 2021, anche il pacchetto straordinario del Next Generation Eu da 750 miliardi di euro che prevede oltre 8 miliardi per lo sviluppo rurale, di cui quasi un miliardo per l’Italia.
Quindi, da parte di Cia, l’appello a destinare la disponibilità Ue, a progetti specifici. Per finanziare le sue politiche agricole, infatti, l’Italia potrà ora contare, nel periodo 2021-2027, su fondi Ue per circa 38,7 miliardi a prezzi correnti. Nel dettaglio, riceverà: 25,4 miliardi per i pagamenti diretti; 10,673 per lo sviluppo rurale (9,748 miliardi dal bilancio e 925,1 milioni dal Recovery Fund); 2,267 miliardi per i programmi vino; 242,1 milioni per l’olio d’oliva e 36,2 milioni per il miele. “Per l’Europa e per l’Italia - commenta il presidente Cia/Agricoltori Italiani, Dino Scanavino - ci sono, dunque, dopo la decisione di Bruxelles, le condizioni economiche per procedere senza esitazione sulla fase attuativa. Servono subito convergenze tra i fondi, per la ripresa come per il rilancio dell’agricoltura in chiave innovativa e green”.
Per il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, “occorre investire su settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare soprattutto in un momento in cui, con l’emergenza Covid, il cibo ha dimostrato tutta la sua strategicità per difendere l’Italia dalle turbolenze provocate dalla pandemia che ha scatenato corse agli accaparramenti e guerre commerciali con tensioni e nuove povertà”, dice Prandini commentando l’approvazione definitiva del bilancio pluriennale dell’Unione Europea e del “Next Generation EU”. “Abbiamo un’occasione imperdibile per superare lo storico squilibrio nella distribuzione dei fondi europei che ha sempre penalizzato gli agricoltori italiani in Europa e per superare - sottolinea Prandini - gli ostacoli alla competitività delle produzioni agroalimentari nazionali rispetto ai concorrenti, dalle infrastrutture ai trasporti, dalla logistica fino alle energie rinnovabili. I fondi europei vanno utilizzati per finanziare progetti strategici superando i limiti alla capacità di investimento nel comparto agricolo ed alimentare per portare benefici all’intero Sistema Paese con un impegno strategico di lungo periodo. Per questo - conclude Prandini - la Coldiretti ha realizzato una serie di progetti in grado di migliorare la sostenibilità economica e ambientale delle produzioni e l’offerta di cibo di qualità alle famiglie italiane”.
“L’approvazione definitiva del bilancio pluriennale dell’Unione e del “Next Generation EU” sblocca una preoccupante fase di stallo e consente di fare chiarezza sulle prospettive dell’agricoltura europea”. Così il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta le decisioni assunte ieri dal Consiglio europeo, a seguito del ritiro del veto posto da Polonia e Ungheria. “Ora dobbiamo concentrarci sulla ripresa economica e sul migliore utilizzo delle risorse senza precedenti che saranno messe a disposizione dall’Unione europea. L’agricoltura e il sistema agroalimentare possono dare un significativo contributo alla crescita sostenibile del Pil e dell’occupazione. Grazie alle decisioni del Consiglio UE - sottolinea Giansanti - viene anche definita la dotazione del bilancio agricolo per il periodo 2021-2027”.
Lo stanziamento complessivo ammonta a 258 miliardi di euro per i pagamenti diretti della PAC e per le misure di gestione dei mercati. Lo stanziamento per i programmi di sviluppo rurale si attesta a 77 miliardi. “Le iniziative per lo sviluppo rurale - aggiunge Giansanti - potranno anche contare nel prossimo biennio di risorse supplementari di 7,5 miliardi, come stabilito nel Next Generation EU. Le somme aggiuntive attribuite all’Italia sono nell’ordine di 900 milioni”. Il via libera al bilancio pluriennale della Ue sblocca anche il varo del regolamento che proroga la normativa vigente sulla Pac fino al 31 dicembre 2022.
“Fatta chiarezza sulle risorse finanziarie e sul quadro legale, va ora definita una riforma della Pac in grado di salvaguardare la competitività e l’efficienza delle imprese chiamate a rafforzare i processi per una maggiore sostenibilità ambientale e tutela delle risorse naturali. La pandemia - conclude il presidente Confagricoltura - ha dimostrato che la sovranità alimentare è un fattore strategico che impone una solida tutela a livello europeo. Il nostro auspicio è di raggiungere quanto prima l’autosufficienza alimentare in Italia”.

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