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IL TREND

Calano gli infortuni sul lavoro in agricoltura: nel 2020 -19,6% sul 2019

L’analisi Coldiretti, su dati Inail, mostra numeri in calo: “il trend conferma il prezioso lavoro di ammodernamento delle imprese agricole”
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Calano gli infortuni sul lavoro in agricoltura. I dati Inail analizzati da Coldiretti

Diminuiscono gli infortuni sul lavoro in agricoltura. In controtendenza all’andamento generale nel 2020, gli infortuni mortali sul lavoro calano solo in questo comparto dove si registra una riduzione del -25,2% (da 151 a 113) come evidenzia l’analisi della Coldiretti (su dati Inail), dai quali emerge che anche gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2020 sono diminuiti su base annua del 19,6% in agricoltura (da 32.692 a 26.287). Nelle campagne non si è mai smesso di lavorare in tutta l’emergenza Covid e secondo Coldiretti “il trend registrato conferma il prezioso lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi anni per rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente più avanzato, ma anche più sicuro. Molto resta tuttavia ancora da fare e per questo è necessario continuare con decisione sulla strada intrapresa con interventi per la semplificazione, la trasparenza, l’innovazione tecnologica e la formazione, che sappiano accompagnare le imprese nello sforzo di prevenzione in atto”.
Sulla base delle denunce complessive di infortunio da Covid-19 al 28 febbraio 2021, registrate dall’Inail, risalta come la percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio in agricoltura con appena lo 0,3%. Una conferma di come la vita in campagna garantisca più facilmente il rispetto delle distanze “che si misurano in ettari e non in metri - conclude la Coldiretti - ma ad essere meno pericolosa è anche la vita nei borghi rispetto alle metropoli segnate da una forte densità di popolazione. Nei 5.500 piccoli comuni italiani con meno di 5.000 abitanti il distanziamento è garantito per i 10 milioni di abitanti che dispongono di oltre il 54% del territorio nazionale mentre i restanti 50 milioni devono dividersi il resto dello spazio”.

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