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AGRICOLTURA E UE

#CambiamoAgricoltura: “bene il via alla redazione del Piano Nazionale per la Pac post 2022”

Il messaggio della colazione che riunisce Slow Food, Federbio, Wwf e non solo. “Si dia priorità al biologico”
#CAMBIAMOAGRICOLTURA, FEDERBIO, PAC POST 2022, PIANO NAZIONALE STRATEGICO, SLOW FOOD, WWF, Non Solo Vino
Pac Post 2022, #CambiamoAgricoltura: “si dia priorità al biologico” (ph: SlowFood)

Un importante passo in avanti per la redazione del Piano Strategico Nazionale della Pac post 2022 che partirà entro la fine di questo mese. A dirlo è il Capo di Gabinetto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Francesco Fortuna, che ha incontrato oggi #CambiamoAgricoltura, coalizione nata nel 2017 (me nette insieme oltre 70 sigle, tra cui Slow Food, Wwf, Federbio, Associazione Italiana Biodinamica, Legambiente e Lipu, ed è supportata da Fondazione Cariplo), per chiedere una riforma della Pac che tuteli tutti gli agricoltori, i cittadini e l’ambiente e che da tempo era in pressing per un cambio di passo per la programmazione della Pac post 2022, documento che l’Italia dovrà trasmettere alla Commissione Ue entro la fine di quest’anno. Fortuna, oltre alle tempistiche, ha detto che sarà un “percorso partecipato con tutti gli attori istituzionali, economici e sociali”.

La Coalizione #CambiamoAgricoltura ha parlato “di una importante novità dopo mesi di silenzio da parte del Ministero competente e di desolante attesa dopo ripetute richieste di informazioni sui tempi e modalità di redazione del Piano Strategico Nazionale della Pac post 2022. L’Italia è in grave ritardo, fanalino di coda tra gli Stati membri dell’Unione Europea, nella stesura di questo importante documento programmatico per la politica agricola comune nazionale, che dovrà stabilire come spendere le risorse assegnate al nostro Paese dalla nuova Pac”. Risorse che, come ha precisato una nota della coalizione, per l’Italia “nel periodo 2021-2027 ammontano a 36.359 milioni di euro a prezzi correnti e a 32.311 milioni di euro a prezzi costanti, ma si tratta solo delle risorse comunitarie al netto del cofinanziamento nazionale per lo Sviluppo Rurale. Una parte di queste risorse saranno utilizzate nei prossimi due anni con il Regolamento transitorio della Pac che ha prorogato i vecchi strumenti di programmazione. Si tratta comunque di un fiume di risorse pubbliche che tutti i cittadini versano all’agricoltura per promuovere una autentica transizione ecologica a tutela dell’ambiente e salute pubblica e non solo per garantire un giusto reddito agli agricoltori”.

L’auspicio di #CambiamoAgricoltura è che dalle parole si passi adesso rapidamente ai fatti perché“l’agricoltura italiana ha bisogno di avviare rapidamente la sua transizione agroecologica dando priorità allo sviluppo del biologico nel Piano Strategico Nazionale, attraverso un ampio confronto tra tutti i soggetti interessati, coinvolgendo non solo le istituzioni e le associazioni di categoria ma anche le associazioni della società civile che rappresentano beni comuni ed interessi diffusi, non corporativi. Perché il futuro dell’agricoltura riguarda non solo gli agricoltori ma tutti i cittadini consumatori”.

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