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PROGETTI

Una tazzina buona, pulita e giusta. Slow Food e Lavazza chiamano a raccolta la filiera del caffè

Nasce la Slow Food Coffee Coalition, l’obiettivo è creare una rete aperta e nuove connessioni migliorando la relazione tra agricoltori e consumatori
LAVAZZA, SLOW FOOD, SLOW FOOD COFFEE COALITION, Non Solo Vino
Il Monferrato, con Langhe e Roero, al top tra i distretti del vino

Un caffè buono, pulito e giusto per tutti. Lo slogan di Slow Food abbraccia una delle bevande più bevute al mondo e lo fa con la Slow Food Coffee Coalition, progetto nato in collaborazione con Lavazza tra i più importanti player del settore. Si tratta di una rete aperta che nelle intenzioni dei promotori unirà tutti gli attori della filiera, dai produttori ai torrefattori, dai distributori ai consumatori, accomunati dall’amore per questa bevanda. Al centro c’è un nuovo modello di relazione, ispirato ai valori della cooperazione, che tiene conto dell’evoluzione dei paradigmi di produzione e consumo. Il progetto è stato lanciato a Torino, nella Giornata Mondiale della Terra, tra gli eventi che concludono il semestre di Terra Madre Salone del Gusto. L’obiettivo dichiarato è quello di creare nuove connessioni e migliorare la relazione tra agricoltori e consumatori, per irrobustire il primo e più fragile anello della filiera e promuovere l’identità e la conoscenza del caffè con coloro che lo scelgono ogni giorno.
“Questa coalizione è la vera risposta alla crisi che stiamo vivendo e che chiede a gran voce un cambio di passo - commenta Carlo Petrini, presidente Slow Food - è un esempio concreto di transizione ecologica e come tale ha bisogno del coinvolgimento consapevole di chi lo deve interiorizzare e realizzare, da chi cura il seme del caffè a chi lo assapora nella tazzina. C’è bisogno di passare da una società basata sulla competitività a una basata sulla collaborazione, e questa filiera che dialoga a tutti i livelli potrà rappresentarla alla perfezione. Perché avvenga una reale transizione ecologica è necessario creare consapevolezza e generare sapere condiviso all’interno di questa comunità. Per questo è fondamentale prepararci ad affrontare le sfide future con strumenti come le alleanze, le unioni e la collaborazione”.
Giuseppe Lavazza, vicepresidente Lavazza Group, con cui Slow Food collabora da metà degli anni Novanta ha detto che “nel concetto della Slow Food Coffee Coalition ci sono assunzione di responsabilità e creazione di valore lungo la supply chain. Un modello sfidante e innovativo a cui tutti gli attori del mondo del caffè sono chiamati a prendere parte. Un gruppo di lavoro aperto, la cui importanza risulta sempre più evidente in una filiera composita come quella del caffè. Sempre più chiara quindi è la necessità di costruire alleanze in ambito precompetitivo per sviluppare conoscenza, progettualità e azioni concrete”. Emanuele Dughera, coordinatore della Slow Food Coffee Coalition ha aggiunto che “siamo in un momento in cui emerge sempre più la volontà di creare legami e cooperare, tutti insieme, verso nuovi traguardi, altrimenti difficili da raggiungere da soli. Ecco perché abbiamo bisogno di agricoltori, traders, torrefattori, baristi, ristoratori, esperti di settore, istituzioni pubbliche, grandi aziende, appassionati e semplici bevitori di caffè, animati dalla curiosità e dalla voglia di sapere qualcosa in più. Solo attraverso un tavolo di dialogo aperto e collaborativo possiamo cambiare il sistema e migliorare la filiera della produzione del caffè, aumentando la consapevolezza di chi produce, di chi lo distribuisce e di chi lo consuma”.
La Slow Food Coffee Coalition si propone come una rete mondiale che crede nella tutela dell’ambiente, nella salvaguardia dei diritti fondamentali dell’uomo e del lavoro, nella trasparenza, nella tracciabilità, nell’educazione e nel diritto al piacere, e che fa di questi elementi le pietre miliari di un nuovo cammino
. “Vogliamo spostare il riflettore dalle tazzine al terreno in cui il caffè nasce - continua Dughera - non si tratta semplicemente di una bevanda che ci dà energia ma di un prodotto agricolo che contiene mille sfumature e può ancora sorprenderci. Ecco allora che con la Slow Food Coffee Coalition vogliamo impegnarci perché da un lato venga riconosciuto il lavoro degli agricoltori e dall’altro si permetta al consumatore di poter scegliere con consapevolezza”.

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