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TENTATIVI DI RIPRESA

Il weekend del 1 maggio, primo vero banco di prova per la ripartenza della ristorazione

Coldiretti: 140.000 ristoranti e agriturismi d’Italia con servizio all’aperto. Crescono le prenotazioni, ma in campagna pesa il coprifuoco alle ore 22
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Pranzi e cene in vigna per la ripartenza di ristorazione agriturismo

Clima permettendo, il weekend del 1-2 maggio sarà il primo vero banco di prova della ripartenza della ristorazione. Il primo, dopo tanto tempo, con una buona parte di Italia in zona gialla, e quindi con la possibilità, per milioni di italiani, di spostarsi con più facilità, di tornare a pranzo o a cena fuori, magari stappando una buona bottiglia di vino, ma solamente nei tavoli all’aperto, nei dehors o nelle terrazze, come prevede la legge, almeno per tutto il mese di maggio. E sebbene da questa possibilità siano tagliati fuori quasi la metà dei locali italiani, sono quasi 140.000 i bar, i ristoranti, le pizzerie e gli agriturismi con attività di ristorazione all’aperto presenti nelle regioni gialle con il servizio al tavolo all’esterno, che vedono crescere di ora in ora le prenotazioni. A dirlo la Coldiretti, sul primo fine settimana dopo l’entrata in vigore del decreto anti-Covid dal 26 aprile, con la nuova mappa dei colori che prevede una Italia in giallo con 46,6 milioni di italiani in zone gialle (78% del totale) e sole 5 regioni in arancione (Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta) ed una in rosso (Sardegna) dove resta vietata la ristorazione al tavolo.
“Consentire la riapertura dei ristoranti a pranzo e cena per chi ha spazio esterno - stima la Coldiretti - riguarda in media la metà dei servizi di ristorazione, con i posti all’aperto dei locali che sono, però, molti meno rispetto a quelli al coperto. Le maggiori difficoltà si registrano nei centri urbani stretti tra traffico ed asfalto mentre nelle campagne ci si sta organizzando per offrire agli ospiti degli agriturismi la possibilità di cenare sotto gli uliveti, in mezzo alle vigne che stanno germogliando, oppure nell’orto con la possibilità di raccogliersi la verdura direttamente. La possibilità di spostamento tra le regioni gialle favorisce le gite fuori porta e le scampagnate tradizionali per la festa del lavoro, ma a preoccupare è, invece, il limite fissato per il numero di commensali e il coprifuoco alle ore 22 soprattutto per gli agriturismi, che sono situati nelle aree rurali, e che richiedono più tempo per essere raggiunti dalle città”.

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