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PROSEGUE IL CAMMINO

“La Cucina di Casa Italiana” verso la presentazione del dossier di candidatura all’Unesco nel 2022

Il Comitato Scientifico, presieduto dal professor Massimo Montanari, ha incontrato Gian Marco Centinaio, Sottosegretario con delega ai rapporti Unesco
GIAN MARCO CENTINAIO, LA CUCINA DI CASA ITALIANA, LA CUCINA ITALIANA, MASSIMO MONTANARI, PATRIMONIO UNESCO, Non Solo Vino
“La Cucina di Casa Italiana” verso l’Unesco

Presentare ufficialmente il dossier di candidatura in occasione della prossima tornata di marzo 2022: ecco il prossimo obbiettivo del cammino de “La Cucina di casa italiana” verso il riconoscimento a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco, promosso e sostenuto dal Comitato Scientifico, presieduto dal professor Massimo Montanari. Comitato che, nei giorni scorsi, ha incontrato Gian Marco Centinaio, Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole con delega ai rapporti con l’Unesco, alla presenza del professor Pier Luigi Petrillo, uno dei più alti esperti in materia in Italia, per presentare l’obbiettivo del riconoscimento. “Il nostro Paese ha un’incredibile varietà di prodotti tipici e di ricette uniche che sono uno strumento di salvaguardia della nostra biodiversità agroalimentare che caratterizza il nostro made in Italy e che è unica nel mondo per la sua ricchezza”, ha ricordato Centinaio, condividendo il valore dell’iniziativa e assicurando massimo supporto all’impresa.
Un’impresa, iniziata nel luglio 2020, quando la rivista “La Cucina Italiana”, brand esistente dal 1929 e pubblicato da Condé Nast Italia, lancia il primo numero della sua storia dedicando la copertina ad un personaggio: Massimo Bottura, chef tre stelle Michelin, opinion leader seguito a livello internazionale, cui viene affidata la direzione del numero stesso.
L’obiettivo del direttore Maddalena Fossati, risvegliare le forze in campo del Paese, verificare la possibilità di lavorare al progetto di candidatura della cucina di casa italiana come Patrimonio Immateriale dell’Unesco, fare sistema, risvegliare l’orgoglio nazionale. Seguono altri numeri firmati da cuochi famosi rappresentanti della miglior tradizione gastronomica nazionale come Davide Oldani, Antonia Klugmann, Carlo Cracco, Niko Romito e Antonino Cannavacciuolo, per un viaggio memorabile nell’Italia dei campanili.
Nel gennaio 2021 viene costituito un Comitato Scientifico, che include i più significativi nomi della cultura italiana a rappresentare le diverse sfaccettature dei contenuti della candidatura: dal presidente Massimo Montanari alla professoressa Giovanna Frosini dell’Accademia della Crusca, dallo storico dell’alimentazione e della gastronomia italiana Alberto Capatti alla presidente della Fondazione Casa Artusi Laila Tentoni, dal presidente dell’Accademia Italiana della Cucina Paolo Petroni alla professoressa di Tourism Management e presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico Roberta Garibaldi, dall’antropologo Vito Teti al professore emerito di Storia della Lingua Italiana Luca Serianni, dall’architetto Luisa Bocchietto della Senator World Design Organization, al supporto dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura e di Anci.

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