Alfredo Prunotto, Fratelli Colla e, infine, Marchesi Antinori. Questi sono i proprietari che hanno fatto la storia di una delle cantine più note delle Langhe, dalla sua origine di cantina sociale nel 1904, ai giorni nostri. In mezzo ci sono stati fallimenti e sogni, guerre e mercati internazionali, nuove acquisizioni e nuove sedi. Infine, dagli anni Novanta, l'avanzamento tecnologico in cantina, che ha sostituito il cemento con l'acciaio e le botti vecchie con quelle nuove, e uno studio approfondito dei suoli e dei vitigni che ospitano: così la famiglia viticoltrice fra le più antiche della Toscana ha voluto omaggiare questo noto marchio piemontese, producendo non solo i suoi grandi rossi, ma anche i suoi tradizionali bianchi. Sono circa 65 gli ettari dislocati fra le migliori denominazioni locali: Barolo e Barbaresco, ovviamente, ma anche Nizza, Asti, Roero e Monferrato. Bussia in particolare, oltre ad essere una sottozona storica del Barolo, ha un significato importante per l'azienda, perché fu proprio Prunotto a produrne per primo una selezione nel 1961. La vigna è posta ad anfiteatro che permette una vendemmia a scalare dei grappoli via via che maturano. L'annata 2018 ha un'anima profonda, fatta di rabarbaro, muschio, tamarindo e mandarino, che col tempo concede spazio a frutta e fiori rossi e che in bocca esplodono all'unisono, trasportati da un sorso sia aderente che succoso, piacevolmente fresco e dolce.
(ns)
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