Il Barolo Acclivi, rappresenta plasticamente il potenziale della sottozona di Verduno, dai terreni prevalentemente calcarei con presenza moderata di argilla, e assomma le migliori uve aziendali provenienti da questa sottozona. Maturato a seconda delle caratteristiche delle annate dai 20 ai 33 mesi in legno grande, la versione 2018 profuma di fiori e piccoli frutti rossi, sottobosco ed erbe aromatiche, liquirizia, ginepro e tocchi di tabacco e balsami. In bocca, il sorso è fresco e molto scorrevole nel tannino, con rimandi agrumati e mentolati a segnarne un finale solido e intenso. L’azienda con sede a Verduno, 15 ettari a vigneto per una produzione complessiva di 60.000 bottiglie, rappresenta un baluardo del classicismo enoico di Langa. Nata alla metà del XIX secolo, per iniziativa di Giovan Battista Burlotto, uno dei primi che scommise sulla vendita dell’imbottigliato, la cantina Burlotto fu gestita dalla nipote di Giovan Battista, Marina Burlotto, e dal marito di quest’ultima, Giuseppe Alessandria. Oggi è condotta dal loro figlio, Fabio Alessandria, che ne continua la storia familiare con rigore e competenza. Fermentazioni che non disdegnano anche la presenza dei raspi, uso del rovere sempre ben calibrato, restituiscono Barolo dal tratto stilistico solidamente tradizionale e dotati di spiccata personalità, con i Cru Cannubi e Monvigliero a recitare il ruolo di protagonisti assoluti.
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