L’olio extravergine di oliva italiano, uno dei fiori all’occhiello del Belpaese, è ancora una volta al vertice a livello internazionale. A certificarlo è “Flos Olei 2023”, edizione n.14 della più importante guida mondiale dedicata ad uno dei prodotti più importanti della dieta mediterranea, curata da Marco Oreggia e Laura Marinelli. Un derby italo-spagnolo quello tra i più prelibati oli evo al mondo con l’ambitissimo “Migliore Olio Extravergine di Oliva dell’Anno”, che ha visto trionfare il Frantoio Giovanni Batta (Umbria), con il Dop Umbria Colli del Trasimeno da agricoltura biologica. Resta invariata la lista dei magnifici otto oli, da 100/100, della “Hall of Fame”, con ben cinque aziende tricolori: Azienda Agricola Comincioli (Lombardia), Frantoio Bonamini (Veneto), Frantoio Franci (Toscana), Azienda Agraria Viola (Umbria) e Americo Quattrociocchi (Lazio) e tre iberiche con Casas de Hualdo (Castilla-La Mancha), Castillo de Canena e Aceites Finca la Torre (Andalucía).
L’Italia mette la propria bandierina su alcuni dei premi più importanti, ovvero nove dei venti riconoscimenti “The Best” con gli altri undici che sono così distribuiti: cinque alla Spagna e uno rispettivamente a Francia, Croazia, Grecia, Sudafrica, Brasile e Cile. I nomi italiani inseriti nelle varie categorie della “The Best” sono: Conventino Monteciccardo, Frantoio Giovanni Batta, Terraliva, Frantoi Cutrera, Tenuta Zuppini, Olio Mimì, Azienda Agricola Cosmo Di Russo, Frantoio Ranchino, Sabino Leone.
Due dei quattro “Special Award”, destinati a chi l’olio non lo produce ma lo promuove e lo diffonde, sono italiani: alla Pizzeria Salvo va il premio “Il Ristorante dell’Anno”, mentre la Comunità di Sant’Egidio si aggiudica il “Premio Speciale Cristina Tiliacos”, una dedica che sottolinea la connotazione di pace e inclusione profondamente connessa con una pianta e un frutto così preziosi. Uscendo dai confini nazionali, alla realtà croata Mate è stato assegnato il riconoscimento di “Azienda dell’Anno”, con il suo miglior prodotto il Timbro Istriano inserito nella Flos Olei 2023. Il premio “Azienda Green” è francese grazie a La Magnanerie, incoronata per le scelte improntate alla sostenibilità ambientale. Gli altri due “Special Award” vanno ad Hippie House (Danimarca) per “Importatore dell’Anno” ed a Cécile Le Gaillard (Francia), “Giornalista dell’Anno”.
Il volume, quest’anno realizzato in tre versioni in duplice lingua (italiano-inglese, italiano-cinese e italiano-spagnolo), propone le 500 migliori aziende olivicole del mondo provenienti da ben 56 Paesi. E la new entry 2022 è l’Eritrea dove l’olivicoltura è ancora a uno stato embrionale ma potrebbe svilupparsi se i recenti esperimenti messi in campo porteranno i risultati sperati.
La molteplicità di Paesi rappresentati nella guida che conferma la mission di Flos Olei: quella di allargare lo sguardo sul panorama olivicolo mondiale che si dimostra sempre più ricco di nuovi player e di territori in grado di proporre alta qualità. “Una classifica che conta diverse conferme ma anche interessanti novità - hanno detto i curatori Marco Oreggia e Laura Marinelli - a dimostrazione della dinamicità dell’intero comparto. Per noi di Flos Olei è fondamentale essere sempre al passo con i tempi, spesso anticipando le tendenze e indicando il percorso ai neofiti del settore. È grazie al lavoro che tutti noi svolgiamo, dai produttori ai divulgatori, che il comparto olivicolo sta guadagnando sempre più notorietà, ma il percorso è ancora lungo. Puntiamo, per il futuro, a un’ulteriore sensibilizzazione da parte della politica nei confronti del nostro mondo, in particolare per quanto riguarda la ancora troppo carente legislazione che lo disciplina e la necessità di un potenziamento delle norme antifrode”.
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