L’azienda vitivinicola Solis Terrae di Massimo Caucci, “sulla breccia” da una decina di anni, è un bell’esempio di come anche a queste latitudini la ricerca della qualità, ovviamente, ma anche, e forse soprattutto, di una propria personalità nella produzione siano diventate protagoniste, con scelte, sia in vigna che in cantina, lontane anni luce dal vecchio e stereotipato approccio viticolo di questa parte dell’Italia enoica. Un messaggio chiaro che arriva, ma capita un po’ in tutto lo Stivale, più da realtà piccole che di grande dimensione. Siamo nel punto più a nord del Comune di Fiumicino, tra Tragliatella e Ceri, in una posizione collinare tra i monti e le vallate che si interpongono tra il mare e il lago di Bracciano, dove il vigneto aziendale si estende per 5 ettari su suoli tufacei di origine vulcanica, alimentando le varietà a bacca rossa Montepulciano, Syrah, Cesanese, e bianche Vermentino, Viognier e Bellone, per una produzione complessiva di 40.000 bottiglie, distribuita tra 4 Igp Lazio e 2 Doc Roma. Il Doc Roma Rosso 2021, uvaggio di Syrah e Montepulciano, è vino fragrante, ben profilato e di piacevole bevibilità. I suoi profumi sono delicati e rimandano ai piccoli frutti rossi e alle erbe aromatiche, con lampi pepati. In bocca, il sorso è succoso e agile, dal tannino fine e dallo sviluppo saporito, che si chiude in un finale solido e piccante, dai ritorni fruttati e speziati.
(fp)
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