Un mare di plastica che si trasforma in un mare di speranza: con oltre 3 tonnellate di rifiuti recuperati negli anni scorsi, torna “Mare Mio by Gin Mare”, edizione n. 5, un viaggio che quest’anno si spinge ancora più in profondità nella tutela del Mediterraneo. Il brand (dal 2022 nel portafoglio del colosso Usa degli spirit Brown-Forman, proprietario, tra l'altro, anche di Jack Daniel’s, ndr) che ha catturato l’essenza del Mare Nostrum nella sua iconica bottiglia, scende in campo per proteggerlo, in partnership con l’associazione ambientalista Marevivo. Da maggio a settembre 2025, le acque del Mediterraneo vedranno non solo i marinai Gin Mare recuperare i rifiuti galleggianti a bordo di imbarcazioni tradizionali, ma anche squadre di sommozzatori qualificati impegnati in una nuova ambiziosa missione: liberare i fondali da reti fantasma, lenze abbandonate e rifiuti sommersi che minacciano silenziosamente la vita marina. La campagna di Gin Mare non è l’unico esempio dell’impegno del comparto wine & spirits per l’ambiente, ed in particolare per il mare: tra le cantine ci sono Donnafugata, cantina della famiglia Rallo e tra le artefici del successo del vino della Sicilia, che insieme a Vinventions, realtà leader della produzione di tappi si è dedicata alla ripulitura di importanti spiagge, come quella di Capaci, oltre ad utilizzare, per il proprio vino Damarino, il tappo Nomacorc Ocean, ottenuto riciclando 1,7 tonnellate di plastiche raccolte dalle zone costiere. Oppure Cantele Winery, tra le più importanti aziende della Puglia, che insieme a Marevivo ha lanciato una campagna di clean up delle spiagge della regione.
Le operazioni si concentreranno nei luoghi-simbolo della “Med Attitude” che caratterizza Gin Mare: la baia ligure di Camogli-Portofino e la baia di Capri. “Ogni anno 14 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei nostri mari. In quattro anni, il progetto “Mare Mio” ha recuperato oltre 3 tonnellate di rifiuti marini - afferma Giulia Tagliabue, Senior Brand Manager di Gin Mare può sembrare una piccola goccia nell’oceano, ma testimonia come ogni gesto, anche il più piccolo, possa fare la differenza se condiviso”. La collaborazione con Marevivo, fondazione ambientalista con 40 anni di esperienza nella protezione marina, garantisce un approccio scientifico al progetto, con l’analisi, catalogazione e corretto smaltimento di tutto il materiale recuperato. L’iniziativa si estende anche a una potente campagna di sensibilizzazione sui canali digitali e nei punti vendita della grande distribuzione su tutta Italia, per diffondere un messaggio chiaro: il mare è di tutti e tutti siamo chiamati a proteggerlo.
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