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IL 4 OTTOBRE

“Locali Storici d’Italia”, dove passato e presente si incontrano al tavolo dei personaggi più famosi

La “Giornata Nazionale” 2025 racconta un patrimonio culturale “vivo” ed un Belpaese elegante, colto, enogastronomico ed accogliente

Ci sono dei luoghi in Italia, in tutte le regioni, dal Nord al Sud, dove passato e presente si incontrano allo stesso tavolino, e dove un tempo erano soliti sedersi i personaggi più illustri che hanno scritto la storia italiana, o le celebrities di ogni epoca che amavano trascorrervi le loro vacanze italiane, e, oggi, ci siamo noi. Come al Ristorante - Caffè Del Cambio a Torino, dove Camillo Benso Conte di Cavour, primo Premier del Regno d’Italia, faceva la storia in punta di forchetta; o al Caffè Camparino in Galleria a Milano che, ha ispirato i celebri manifesti-réclame di Leonetto Cappiello e Fortunato Depero; dal settecentesco Caffè Florian a Venezia, tra i più antichi al mondo, al Caffè Giubbe Rosse a Firenze, il “salotto culturale” che fu la culla del Futurismo; dall’Hotel Quirinale a Roma, a due passi dal Teatro dell’Opera e per questo frequentato da Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini, al Gran Caffè Gambrinus a Napoli, amato da Oscar Wilde ed Ernest Hemingway, fino all’Antica Focacceria S. Francesco a Palermo, che leggenda narra rifocillò Giuseppe Garibaldi nella Spedizione dei Mille. Ma si possono citare anche il Paolo Griffa al Caffè Nazionale ad Aosta, il Negozio Sperlari a Cremona, il Caffè Pedrocchi a Padova, l’Hotel Due Torri a Verona, il Grand Hotel Majestic già Baglioni a Bologna, Caffè Fiaschetteria Italiana 1888 a Montalcino o il Caffè Poliziano a Montepulciano. L’occasione per una visita, è la “Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia” 2025, il 4 ottobre, ormai tradizionale appuntamento con la bellezza senza tempo di questi luoghi davvero magici, che aprono le porte ad appassionati, viaggiatori e curiosi.
L’evento diffuso è promosso dall’Associazione Locali Storici d’Italia per raccontare come il patrimonio culturale italiano non si conserva solo nei musei, nei palazzi o nei libri di storia: vive anche nei caffè, nei ristoranti e negli alberghi che hanno attraversato generazioni, custodendo memoria, atmosfere e sapori, veri e propri testimoni del tempo, che ancora oggi ci parlano di un’Italia elegante, colta, gastronomica ed accogliente. Ma anche per celebrare alcuni traguardi per i Locali Storici - oggi 200 locali con almeno 700 anni di storia, documentati, con ambienti originali conservati ed un legame diretto con personaggi ed eventi che hanno segnato la cultura e la società italiane - come l’ingresso di illycaffè, azienda leader nel caffè di alta qualità sostenibile, simbolo mondiale del made in Italy, nel segno della condivisione di valori importanti come la cura per il dettaglio, la ricerca costante dell’eccellenza, il rispetto della tradizione unito alla capacità di innovare.
In occasione della “Giornata Nazionale”, numerosi Locali Storici sul territorio nazionale organizzano iniziative speciali, come visite guidate, racconti e aneddoti, degustazioni a tema, menù ispirati alla tradizione e, in alcuni casi, omaggi o offerte dedicate, ognuno in base alla propria storia, alla propria cucina e al legame con il territorio. L’obiettivo è comune: far vivere ai visitatori l’atmosfera autentica di luoghi che hanno ospitato scrittori, artisti, politici, intellettuali, e che ancora oggi rappresentano un patrimonio prezioso della cultura italiana. E, per l’edizione 2025, l’Ambassador ufficiale della “Giornata” è Maddalena Fossati Dondero, direttrice della storica rivista “La Cucina Italiana” e dell’edizione italiana di “Condé Nast Traveller”.
Ma la “Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia” non è solo un evento: è un invito a rallentare, ad ascoltare le storie che si nascondono tra le pareti di una sala da tè ottocentesca o dietro il bancone di un caffè liberty, in luoghi che resistono al tempo, custodi di un’eredità fatta di cultura e gusto. È un modo per rendersi conto che l’identità italiana passa anche per un piatto di cucina tradizionale accompagnato da un buon vino, per un affresco dimenticato, per il profumo di legno antico o per la voce di chi tramanda la memoria di famiglia da generazioni, tra profumo di caffè e pasticcini. È un invito, cioè, a riscoprire la bellezza italiana.

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