Per il mondo produttivo la distinzione tra abuso e consumo moderato di alcol è essenziale e anche l’Onu - a partire dall’ultima Assemblea Generale, sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili, nonché sulla promozione della salute mentale e del benessere, e che riguardava, direttamente, anche il consumo di alcol - sembrerebbe sempre più propendere verso il non contrasto del consumo tout-court, ma sul combattere invece l’abuso. “Il punto non è “bere o non bere”, ma come collocare il vino in un contesto di moderazione e di consumo ai pasti, nel solco della Dieta Mediterranea”, sostiene Attilio Giacosa, presidente Irvas (Istituto per la Ricerca su Vino, Alimentazione e Salute), che, in questo contesto, ha redatto le proprie Linee Guida per un consumo moderato del vino, documentato in 10 punti con indicazioni chiare e basate su evidenze scientifiche (in focus, ndr): dal significato di consumo moderato al concetto di unità alcolica, dal bilanciamento con il cibo alla distinzione netta con i superalcolici, sottolineando anche come in alcune situazioni (quali gravidanza, allattamento o particolari condizioni di salute), la scelta corretta, ovviamente, sia lo zero alcol.
L’Irvas ribadisce, infatti, l’importanza di un’informazione rigorosa, della chiara distinzione tra abuso e consumo moderato di vino contestualizzato ai pasti, nel solco della Dieta Mediterranea, e della promozione della consapevolezza senza alcuna incentivazione al consumo. Ma, semmai, dell’educazione alla scelta consapevole: “il vino contiene composti bioattivi ed è tradizionalmente presente nella cultura alimentare mediterranea - conclude Giacosa - la scienza ricorda che l’alcol comporta rischi e che l’abuso è un serio problema di salute pubblica. Per questo insistiamo su misura, contesto e responsabilità, con indicazioni pratiche per la vita di tutti i giorni. Il nostro impegno è informare con rigore, non promuovere il consumo, evidenziando che un consumo moderato, nell’arco della vita adulta, può accompagnarsi a uno stile di vita sano”.
Focus - Irvas: le 10 Linee Guida per un consumo moderato e responsabile di vino
Moderazione come regola: il vino può rientrare in uno stile di vita equilibrato se consumato con moderazione. Moderazione significa una o due unità alcoliche al giorno, distribuite ai pasti e senza eccessi.
Sempre con il cibo: il vino va consumato durante i pasti, preferibilmente all’interno di una Dieta Mediterranea bilanciata, che ne favorisce l’integrazione e riduce i rischi associati all’alcol.
Distinzione necessaria: il vino non va confuso con i superalcolici: per storia, cultura, modalità di consumo, gradazione e ricchezza in composti bioattivi favorevoli alla salute, rappresenta un approccio diverso al rapporto con l’alcol.
No all’alcol fuori controllo: il consumo smodato o slegato dal pasto è dannoso. L’abuso di vino, o di qualunque altra bevanda alcolica, comporta gravi rischi per la salute fisica e psichica.
Giovani e alcol, il divieto è chiaro: per i minori il consumo di vino e di qualsiasi bevanda alcolica non è raccomandato. L’organismo in crescita è particolarmente vulnerabile agli effetti nocivi dell’alcol.
Gravidanza e allattamento è sempre zero alcol: in gravidanza e durante l’allattamento non deve esserci alcun consumo di vino o di altre bevande alcoliche, per prevenire la Sindrome Feto-Alcolica (Fas) e i danni allo sviluppo del bambino.
L’alcol non è uguale per tutti: chi ha condizioni di salute specifiche, assume farmaci o ha una storia di dipendenza, deve astenersi dall’alcol, vino compreso, e rivolgersi al proprio medico.
Oltre gli slogan: la tutela della salute passa dall’informazione corretta, non dagli slogan. Irvas promuove un consumo responsabile e consapevole, riconosce il ruolo del vino nella cultura mediterranea e rifiuta ogni forma di abuso.
Scienza e cultura insieme: le evidenze disponibili indicano che, in adulti sani, un consumo moderato di vino, inserito in uno stile di vita mediterraneo, può associarsi a benefici cardiovascolari e ad un maggior benessere generale con riduzione del rischio di mortalità. Le valutazioni restano individuali e vanno condivise con il medico.
Educazione alla responsabilità: non incentivare il consumo, ma educare alla scelta consapevole. Distinguere tra moderazione e abuso è la chiave per valorizzare il vino come parte di abitudini comportamentali corrette.
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