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BIODIVERSITÀ

Agricoltori, i primi garanti della biodiversità. Il messaggio di Confagricoltura

Giornata mondiale dell’Ambiente, Mattarella: “legame imprescindibile tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza”
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Agricoltori, i primi garanti della biodiversità. Il messaggio di Confagricoltura

Agricoltura e ambiente, fondamentali per la vita dell’uomo, legate come non mai, importanti come non mai. Un aspetto ovvio, ma non scontato, che la Pandemia ha riportato una volta di più, prepotentemente, al centro del dibattito, e su cui si riflette oggi, nella Giornata Mondiale dell’Ambiente.
“Le recenti drammatiche vicende che toccano tutto il nostro pianeta ci impongono di prendere atto del legame imprescindibile che esiste tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza”, ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,
ricordando come - le nostre azioni, il nostro modello di produzione e di consumo hanno comportato una riduzione della capacità che gli ecosistemi hanno da sempre di adattarsi ai cambiamenti, pur continuando a svolgere funzioni indispensabili, quali, ad esempio, la protezione del suolo, il controllo del clima e degli agenti patogeni. Per uscire dalle difficoltà che ci troviamo di fronte, è della ricerca, della cultura scientifica ciò di cui abbiamo estremo bisogno insieme a politiche lungimiranti che sappiano immaginare e rendere accessibile un futuro prossimo di prosperità sostenibile”.
Parole condivise da Confagricoltura, la più grande organizzazione delle imprese agricole d’Italia: “facciamo nostro il monito del Presidente Mattarella che ha detto che “la ricchezza della diversità biologica è per le nostre società fonte di resilienza”. Ricordiamo che l’Italia vanta un ricco patrimonio di biodiversità e gli agricoltori, con il loro lavoro, sono i principali garanti delle risorse naturali”, ha detto il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
Il nuovo “Annuario dei dati ambientali” di Ispra, sottolinea Confagricoltura, pone in evidenza che l’Italia è tra i Paesi europei più ricchi di biodiversità, e con livelli elevati di endemismo (specie esclusive del nostro territorio). In queste aree del nostro territorio - oltre 9 milioni di ettari, pari al 30% della superficie nazionale - operano tantissimi agricoltori che, con le loro attività economiche perfettamente inserite in questi contesti, con il loro impegno quotidiano, contribuiscono alla conservazione e valorizzazione della biodiversità.
“Preservare il patrimonio naturale significa - conclude il presidente Confagricoltura, Giansanti - gestirlo in modo lungimirante e non passivo; quindi, occorrono politiche agricole, a livello europeo e nazionale, che favoriscano pratiche sostenibili e compatibili con la tutela della biodiversità, ma che al contempo garantiscano anche stabilità di mercato e giusta remunerazione di tutte le fasi della filiera. In questa direzione ci possono aiutare la ricerca e l’innovazione tecnologica applicate ad un’agricoltura moderna e competitiva, che migliori le performance e valorizzi l’ambiente, a vantaggio di tutta la comunità”.

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