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AL VIA RIORDINO SETTORE, PRIMO "SI" DAL PARLAMENTO. LA CAMERA DEI DEPUTATI APPROVA IL TESTO DELLA LEGGE-QUADRO, LA PAROLA PASSA AL SENATO. TUTTE LE NOVITA' PER IL SETTORE

Cambiano le regole e il vino italiano si prepara ad affrontare con più tranquillità le sfide del mercato. La Commissione Agricoltura della Camera ha infatti approvato, oggi, in sede legislativa, la legge relativa alle "Disposizioni di attuazione della normativa comunitaria concernente l'Organizzazione Comune di Mercato (Ocm) del vino. Il testo di legge, che porta la firma dei parlamentari Aldo Preda (Ds) e Manlio Collavini (Forza Italia), dovrà ora passare all'esame del Senato per l' approvazione definitiva. Con il testo approvato dalla Camera, viene corretto e riformulato il Dpr 12 febbraio 1965 n.162, relativo alla produzione dei mosti e dei vini, alla loro commercializzazione, con riferimento anche ai sottoprodotti della vinificazione, nonché alla disciplina della produzione degli aceti e a quella dei prodotti per uso enologico, al regime sanzionatorio, che viene razionalizzato e viene, inoltre introdotto un nuovo regime relativo alla diffida per le infrazioni minori. Nella legge sono state, inoltre, aggiunte particolari disposizioni relative alla regolamentazione dei vitigni autoctoni italiani, affinché si realizzi una rivalutazione di tali vitigni e alla tutela dei vini passiti. Altra novità è la creazione di un coordinamento dei controlli tra gli enti istituzionali preposti.

I commenti - Soddisfazione dalle organizzazioni di categoria
"Finalmente è stata approvata la regolamentazione di una materia estremamente complessa per gli operatori vitivinicoli italiani", ha commentato Preda (Ds) precisando che le novità introdotte dal testo riguardano "l'armonizzazione del sistema sanzionatorio e la creazione di un coordinamento dei controlli tra gli enti preposti". Anche per il presidente di Fedagri-Confcooperative, Paolo Bruni, l'approvazione "é da considerarsi un grande passo avanti" e la sua approvazione definitiva al Senato "significherebbe rendere un grande servizio al comparto vitivinicolo italiano". Soddisfazione anche dalle organizzazioni agricole. Per la Confederazione Italiana Agricoltori "questa nuova legge risponde in maniera adeguata all' attuale realtà vitivinicola del nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda l'armonizzazione e la semplificazione delle norme". Secondo l'organizzazione, che auspica l'approvazione da parte del Senato, con questa normativa "si opera un riordino dell' intero settore, finora governato da una normativa ormai vecchia che risaliva al 1965". Per la Coldiretti è "importante che, per i contenuti innovativi di supporto allo sviluppo di uno dei settori più dinamici del Made in Italy, la legge-quadro sul vino venga approvata definitivamente prima della fine della legislatura". L'organizzazione non ha dubbi sul fatto che si tratta di "una esigenza per semplificare e armonizzare la normativa esistente con riguardo sia alla produzione e alla revisione complessiva del sistema sanzionatorio a tutela delle imprese e dei consumatori".

Focus - Tutte le novità della legge quadro
Il testo di legge relativo a 'disposizioni di attuazione della normativa comunitaria concernente l'Organizzazione comune di mercato (Ocm) del vinò, oggi approvato all'unanimità in sede legislativa dalla commissione Agricoltura della Camera, apporta un generale riordino del settore vitivinicolo e importanti novità.
Ecco i principali punti della nuova normativa:
- VITIGNI AUTOCTONI: viene definito vitigno autoctono italiano, il vitigno la cui presenza è rilevata in aree geografiche delimitate del territorio nazionale e le rispettive regioni e province autonome ne accertano la coltivazione sul territorio di competenza.
- VINI PASSITI: vengono introdotte le definizioni di 'vino passito liquoroso' o 'passito liquoroso' riservate ai vini liquorosi ad indicazione geografica tipica (Igt) e a denominazione d'origine che prevedono tale tipologia. La menzione 'passito' o 'vino passito' può essere sostituita in etichetta dalla menzione tradizionale 'vin santo' esclusivamente nel caso di VQPRS che prevedono tale menzione.
- SOSTANZE VIETATE: nell'articolo 5 della legge vengono riportate le sostanze vietate e viene messo ordine rispetto a quanto previsto nel Dpr n.162. Viene regolamentata la detenzione delle vinacce, la detenzione dei centri di raccolta temporanei fuori fabbrica, le fecce di vino e la preparazione del vinello.
- DISCIPLINA DI PRODUZIONE DEGLI ACETI: viene regolamentata la produzione, l'imbottigliamento e le detenzione dell'aceto, nei depositi e negli acetifici; regolamentato l'uso del registro negli stabilimenti di produzione e di imbottigliamento.
- DISCIPLINA DEI PRODOTTI PER USO ENOLOGICO: regolamentato l'utilizzo dei prodotti per uso enologico che si possono detenere negli stabilimenti enologici e che devono rispettare quanto previsto dalle vigenti norme nazionali e comunitarie, di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali e il Ministro della Salute.
- SANZIONI: vengono fissate le sanzioni per l'utilizzo di prodotti nocivi e non consentiti, per la detenzione di prodotti vitivinicoli non giustificati e sono fissate altre disposizioni sanzionatorie per le quali si è ricercata la migliore armonizzazione. Per l'ottenimento di questo nuovo sistema sanzionatorio vengono apportate modifiche al decreto legge n.260 del 10 agosto del 2000.
- DIFFIDA DELLE INFRAZIONI MINORI: viene istituita la diffida delle infrazioni minori per ridurre i contenziosi determinati da piccole imprecisioni, omissioni formali o infrazioni di lieve entità, comunque non superiori ai 500 euro.
- CONTROLLI: è previsto il comitato di coordinamento per il servizio di repressione frodi, istituito presso il Ministero delle Politiche agricole e forestali, con il compito di realizzare una costante collaborazione e un coordinamento tra le vari amministrazioni incaricate di effettuare i controlli. Il comitato è composto da tre rappresentanti del Mipaf, di cui uno con funzioni di presidente, tre rappresentanti del Ministero dell'Economia, tre del Ministero della Salute, uno del Ministero degli Interni e uno del Ministero delle Attività Produttive.

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