Il tasso di occupazione di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, è del 95% entro i 6 mesi successivi al diploma, anche grazie alle 700 strutture partner legate all’ospitalità. E, nel periodo post Covid, la caccia al personale è letteralmente esplosa. Se nel 2019 il 30,5% degli allievi era già occupato prima della fine del corso, nel 2023 si è registrato un vero e proprio boom arrivando addirittura all’81%. Più in generale, le richieste arrivano dall’Italia (84%) con una predominanza dell’alta ristorazione (36%), seguita da laboratori di pasticceria (18%) ed hôtellerie (14%). Dati emersi nelle celebrazioni dei 23 nuovi “Maestri d’Arte e Mestieri delle Arti Agrarie, del Gusto e dell’Ospitalità”, nei giorni scorsi, a Parma, per il ventennale dalla fondazione della stessa Alma.
Guardando i “Maestri”, la categoria della produzione ha visto 8 premiati: Filippo Drago (grani e cereali, Sicilia), Alberto e Giuseppe Rosso (frutticoltura, Piemonte); Bruno Sodano (ortaggi e legumi, Campania); Eleonora Noris Cunaccia (botanica ed erbe officinali, Trentino); Francesco Pellegrino (olivicoltura, Sicilia); Mario Pojer (viticoltura, Trentino); la famiglia Paternoster (apicoltura, Trentino) e Pino Spanu (allevamento, Sardegna). Nella categoria trasformazione, invece, i riconoscimenti sono andati a Dino Ligorio (pastificio, Puglia), Massimo Cifarelli (arte bianca, Basilicata), Luigi Biasetto (pasticceria, Veneto), Enzo Coccia (pizzeria, Campania), Luigi Caccamo (norcineria, Calabria), Sergio Motta (macelleria, Lombardia), Vittorio Beltrami (arte casearia, Marche), Stefano Guizzetti (gelateria, Emilia-Romagna), Cristina Quattrone (cioccolateria, Calabria) e Gianni Capovilla (distilleria, Veneto). Infine la ristorazione, che ha visto premiati Valeria Piccini, chef del bistellato “Da Caino” a Montemerano (cucina, Toscana); Peppe Guida, chef stellato dell’Antica Osteria Nonna Rosa (ospitalità, Campania); Gabriele Gorelli, Master of Wine (sommellier, Toscana); Massimo Raugi, direttore della ristorazione a Villa Crespi, ristorante tristellato dello chef Antonino Cannavacciuolo (sala, Piemonte) e Luca Gargano, il manager di Velier, distributore di liquori distillati vini e alimentari di qualità (miscelazione, Liguria).
Nella serata, condotta dal celebre Gerry Scotti (che è anche produttore di vino in Oltrepò Pavese, insieme a Giorgi Wines, come ha raccontato in questo video a WineNews) , sono stati conferiti anche due premi speciali. La giornalista e scrittrice americana Faith Willinger si è aggiudicata quello alla carriera, per la “promozione della cultura enogastronomica italiana”; Ilaria Cappuccini, influencer e sommelier, con l’ex ciclista professionista Nicola Bagioli e Arianna Dell’Agostino, ideatori dell’utilizzo in cucina del Lavéc, la pentola in pietra ollare hanno invece conquistato il premio Allievo d’Arte e Mestiere dedicato ai giovani talenti che si sono distinti anche per il valore della comunicazione. Ma la cerimonia, come detto, è stata anche l’occasione per celebrare i 20 anni di Alma. L’illustratore Gianluca Biscalchin ha realizzato un’opera esclusiva dedicata al ventennale, grazie alla collaborazione con Adecco, che ha condiviso i valori fondanti della Scuola tra inclusione, impegno e passione nella creazione di questo progetto.
Una storia, quella di Alma, iniziata il 12 gennaio 2004 nella splendida sede della Reggia di Colorno con 17 allievi e arrivata lo scorso anno a totalizzare 889 studenti (di cui 186 internazionali) spalmati su un’offerta didattica di oltre 20 corsi. Più in generale sono stati 14.484 di 80 nazionalità diverse i ragazzi usciti da Alma in questi vent’anni, sfruttando uno spazio da 5.200 metri quadrati e una biblioteca di oltre 15.000 volumi. “Il ventesimo anniversario di Alma celebra una realtà che ha formato migliaia di ambasciatori del made in Italy gastronomico nel mondo poggiando sui valori della convivialità e dell’ospitalità italiana, globalmente riconosciuta. Alma è nata per preservare e innovare la nostra tradizione culinaria, grazie a docenti ed esperti che hanno reso questa scuola un centro d’eccellenza non solo formativo ma un vero e proprio hub culturale. Il progetto Maestro d’Arte e Mestiere è una naturale estensione della nostra missione, riconoscendo il talento di chi opera nella filiera enogastronomica e nelle arti agrarie. Con il premio “Maestri d’Arte e Mestieri delle Arti Agrarie, del Gusto e dell’Ospitalità”, rendiamo omaggio a questi maestri che, grazie al loro prezioso sapere e al legame con la terra e la cultura gastronomica rappresentano un patrimonio valoriale unico. Essere nella Food Valley, è una vocazione speciale per Alma, un luogo dove la cultura del cibo diventa educazione e futuro. Celebriamo il passato e guardiamo al futuro, pronti a formare nuove generazioni di professionisti della nostra cucina, affinché Alma continui a rappresentare il meglio dell’Italia nel mondo”, ha commentato Alberto Figna, presidente Alma.
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