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MADE IN ITALY

“Bene stop ai falsi di Stato”, Prandini (Coldiretti) su dl Crescita e uso improprio Made in Italy

Il presidente Coldiretti sullo stop alla proposta che prevede l’utilizzo della dicitura Made in Italy per alimentari ottenuti da prodotti stranieri
Coldiretti, MADE IN ITALY, Non Solo Vino
Il presidente Coldiretti, Ettore Prandini

La proposta emendativa del Dl Crescita che prevedeva la facoltà di utilizzare l’emblema di Stato con la dicitura “Made in Italy” per beni alimentari ottenuti anche con prodotti stranieri è stata bloccata, come riporta Coldiretti.
“Un risultato importante - sottolinea il presidente Coldiretti, Ettore Prandini - per evitare di legittimare l’inganno dei prodotti stranieri spacciati per italiani usando come criterio il codice doganale ai sensi del quale il luogo d’origine è paradossalmente quello dell’ultima trasformazione sostanziale così che cagliate importate dall’estero consentono la produzione di formaggi italiani o carni macinate ugualmente provenienti da Paesi europei o extraeuropei determinano la produzione di salumi nazionali. L’impegno della Coldiretti per evitare la recisione del collegamento tra filiere e territorio ponendo a rischio investimenti produttivi, posti di lavoro e occasioni di successo dei nostri prodotti autentici a livello del commercio internazionale ha fatto sì che quell’emendamento sia stato ritirato per ragioni di congruità ordinamentale”.
“Uno stop - conclude Prandini - all’utilizzo di contrassegni ingannevoli per i consumatori ai quali va garantita la trasparenza delle informazioni dando ora piena attuazione alla legge sull’obbligo di etichettatura di origine di tutti gli alimenti, accelerando sull’emanazione dei necessari decreti applicativi”.

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