Bosco del Merlo Dop Lison Pramaggiore Sauvignon Blanc Terranio

Quello creato dalla famiglia Paladin è un marchio decisamente noto nel mondo del vino, capace nel tempo di scalare posizioni su posizioni e di attestarsi tra le più importanti realtà del Paese. Numeri importanti e progetti articolati, guidati da una precisa filosofia aziendale e produttiva, che non mancano di affermare con forza e valorizzare i territori di appartenenza. E’ senz’altro questo il caso di Bosco del Merlo, vera e propria “azienda giardino della famiglia Paladin”, al confine tra Veneto e Friuli, nella nota zona vinicola di Lison Pramaggiore. Qui i filari di vite sono allevati con cura amorevole, così come ogni gesto è compiuto con un occhio rivolto alle tematiche ambientali e dell’eco-compatibilità. Un vero e proprio “Progetto Natura” che la famiglia ha voluto mettere in campo, in maniera romantica quanto concreta. I membri dell’azienda non hanno dubbi e sentenziano forte: “ci teniamo che nei nostri roggi si posino garzette e aironi, che nelle acque limpide prosperi la piccola fauna ittica tipica, che tra l’erba e nelle siepi continuino serenamente a nidificare gli uccelli tipici delle nostre terre, sotto l’occhio acuto dell’implacabile poiana”. Tutto molto affascinante. Tornando alla vigna e al vino, da sottolineare la particolare posizione in cui si trova l’azienda. I terreni sono costituiti dal “caranto”, in un contesto tipico, argilloso-limoso. Un terroir che beneficia inoltre delle brezze marine da un lato e dell’influsso delle Prealpi Carniche dall’altro, a creare un microclima ideale, ricco di escursioni termiche. Tutte caratteristiche di grande importanza per la realizzazione di vini fini, di bella personalità e freschezza, concepiti a partire da uve locali come da vitigni internazionali. Tra i bianchi, buone sensazioni sono arrivate dal Lison Pramaggiore Sauvignon Blanc Terranio 2013. Un vino d’impatto che non perde di vista l’equilibrio, caratterizzato da profumi bilanciati tra note tropicali di ananas, melone, pera e ribes nero, ben avvolto dai cenni lievemente vegetali tipici della varietà. L’attacco in bocca è maturo e carnoso ma la buona acidità regala un sorso di buon allungo, mai pesante o eccessivamente materico.