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CAMBIO AL VERTICE DEL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO TOSCANO: GIOIA MILANI PASSA IL TESTIMONE A LUIGI GIOVANNI CAPPELLINI (CASTELLO DA VERRAZZANO)

Dopo tre anni di mandato, Gioia Milani, lascia la presidenza del Movimento Turismo del Vino della Toscana, per impegnarsi totalmente nell’azienda agricola di famiglia nella quale produrrà Chianti Classico. Il Movimento Turismo del Vino della Toscana ha così nominato nuovo presidente Luigi Giovanni Cappellini del Castello da Verrazzano di Greve in Chianti, confermando tutto il consiglio: “intendo visitare le varie realtà associate al Movimento - ha spiegato Cappellini - per conoscere le loro attività, il loro mondo e le loro aspettative”. Il Movimento Turismo del Vino nato nel 1993 da un’idea di Donatella Cinelli Colombini, in pochi anni ha trasformato l’Italia nel Paese delle “Cantine Aperte”. Oggi è una realtà che unisce oltre 900 cantine disseminate in tutta Italia. In Toscana i soci sono quasi 200, rappresentativi di tutte le zone di produzione.

“Il Movimento ha la paternità consolidata dell’evento clou che associa il turismo e il vino, cioè la giornata delle Cantine Aperte - continua Luigi Giovanni Cappellini - quindi già da subito intendo lavorare per consolidare e anzi sviluppare questa iniziativa. Il cammino per giungere a quell’evento vede già degli importanti passi intermedi: la BIT di Milano e il Vinitaly di Verona, dove si potrà disporre di nuovi progetti come la “Wineandfoodagency”, che potranno immediatamente trasformare i contatti di fiera in opportunità d’affari per i soci.

“I non facili momenti dell’economia credo potranno altresì essere occasioni nelle quali si dovrà finalmente valorizzare appieno l’alto profilo dell’offerta enoturistica e agrituristica toscana. La Toscana è sicuramente leader nello scenario mondiale – continua il presidente del Movimento della Toscana - con il suo unico mix di arte, natura e specialità gastronomiche offre la massima attrattiva alla vera elite del terzo millennio. Alle persone che sempre di più ricercheranno un momento di quiete per gustare una gastronomia genuina e non omologata, in un’atmosfera familiare circondata da un paesaggio carico di storia e bellezza naturale”. “D’altronde la mia esperienza in azienda - confida Cappellini - mi porta a valutare con grande interesse quanto sperimentato a Verrazzano in termine di attrattiva della storia, dei nostri vini ed anche il nostro saper fare per valorizzarli, tanto che mi sento di poter dare serenamente il mio contributo a chi lo vorrà aderendo al Movimento”.

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