02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
EMERGENZE

Caporalato, in Francia coppia che recluta vendemmiatori condannata per “traffico di esseri umani”

Succede in Borgogna, come riportano i media francesi. Secondo l’accusa, “ha fatto lavorare degli stagionali rumeni in condizioni indegne”
BORGOGNA, CAPORALATO, FRANCIA, LAVORATORI STAGIONALI, SFRUTTAMENTO, VENDEMMIA, VENDEMMIATORI, VINO FRANCESE, Mondo
Caporalato, un’emergenza che interessa anche il mondo del vino

Un problema che interessa il mondo del vino a varie latitudini e che rappresenta un’emergenza da risolvere. Il caporalato, riguarda le condizioni lavorative critiche che possono interessare i lavoratori e questo anche in posti di eccellenza dove le bottiglie vengono poi rivendute a peso d’oro. Un caso che sta facendo parlare arriva dalla Francia, dove una coppia di reclutatori di vendemmiatori è stata condannata ad otto mesi di reclusione, con sospensione della pena, per aver fatto lavorare degli stagionali rumeni in “condizioni indegne”. A darne notizia sono vari media francesi, tra cui “Le Figaro Vin”, secondo i quali la coppia, fornitrice di servizi per alcune delle più grandi tenute della Borgogna, è stata giudicata colpevole di “traffico di esseri umani” e di “aver sottoposto persone vulnerabili a condizioni abitative indegne”.
“Trovo questa condanna del tutto ingiusta”, ha reagito il loro avvocato, lasciandosi la possibilità di ricorrere in appello e sottolineando come venga data “la responsabilità dell’hosting solo a questi fornitori, ma anche le proprietà dovrebbero esserci”. Il Tribunale Penale di Digione ha, inoltre, condannato la coppia ad una multa di 5.000 euro e all’interdizione dall’esercizio professionale per un anno. La coppia è stata, però, assolta dall’accusa di “lavoro occulto”. Un intermediario rumeno, che andava a prendere i vendemmiatori nel loro Paese, è stato condannato per “traffico di esseri umani” ad un anno di reclusione con la condizionale semplice e una multa di 5.000 euro.
Il 16 ottobre, nel corso di un processo emblematico delle condizioni, talvolta, antigeniche in cui sono alloggiati i vendemmiatori, il Pubblico Ministero aveva chiesto una pena detentiva a due anni con sospensione della pena per il marito ed a 18 mesi per la moglie; nei confronti dell’intermediario la sospensione condizionale della pena a 15 mesi. Secondo l’accusa, una quarantina di rumeni che lavoravano alla vendemmia 2023 a Meursault (Côte d’Or), uno dei vigneti più prestigiosi della Borgogna dove spesso i “Grand Crus” vengono venduti a centinaia di euro a bottiglia, “erano ospitati in un locale di fortuna con un solo bagno e senza acqua potabile”. La coppia accusata ha assicurato durante il processo di non avere “alcuna possibilità di alloggio” da offrire.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli