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Castello Monaci, Salento Igt Primitivo Artas 2020

Vendemmia: 2020
Uvaggio: Primitivo
Bottiglie prodotte: 9.000
Prezzo allo scaffale: € 32,00
Azienda: Castello Monaci
Proprietà: Gruppo Italiano Vini
Enologo: Leonardo Sergio
Territorio: Salento

Sa raccontare in modo paradigmatico tutta l’opulenza di un vitigno, il Primitivo, e la generosità di un areale, il Salento, questo Artas del Castello Monaci. La versione 2020 profuma di piccoli frutti rossi - anche in confettura - ed erbe aromatiche, su base balsamica spiccata con tocchi di caffè tostato. In bocca, il sorso è pieno e morbido, molto avvolgente e intenso, segnato da tannini fitti e dolci, terminando in un finale dai ritorni fruttati prepotenti. Un monastero nell’agro di Salice Salentino della fine del ‘400 comincia l’articolata e intrigante storia di Castello Monaci. Nel 1865, i francesi Perry Graniger, acquistarono l’edificio, impiantando dieci ettari di vigneto e costruendo una prima cantina. Ai primi del ‘900, la proprietà passò ad Antonio Provenzano, che la chiamò Castello Monaci (ricordando i suoi primi inquilini) e, soprattutto, continuò ad impiantare viti. Nel 1970, Maria Provenzano e il marito Enzo Memmo avviarono definitivamente l’attività vitienologica e, da pionieri, adibirono un certo numero di camere della tenuta per il turismo del vino. Oggi Castello Monaci, che è ancora gestito dalla famiglia Memmo insieme alla famiglia Seracca Guerrieri, appartiene al Gruppo Italiano Vini, realtà di peso significativamente assoluto nel panorama enoico del Bel Paese, e produce 1.500.000 bottiglie all’anno dai 210 ettari a vigneto, all’insegna dello “stile pugliese” di fare vino.

(fp)

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