02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

COLPO DA 12.000 BOTTIGLIE (E 250.000 EURO) ALLA MASI DI VERONA, LA FAMOSA GRIFFE DELL’AMARONE … MA LE BOTTIGLIE RUBATE NON POSSONO ESSERE COMMERCIALIZZATE LEGALMENTE NELL’UNIONE EUROPEA

Ladri altamente tecnologici, oltre che buoni conoscitori del vino in Veneto quelli che ieri hanno colpito la Masi, una delle aziende può famose d’Italia: tra le decine di migliaia di casse hanno selezionato, infatti, alcune tra le più pregiate: “Vajo Armaron” '99 delle Tenute di Serego Alighieri, vino che recentemente ha ricevuto un altissimo punteggio dall'autorevole “Wine Spectator” e “Costaresa” Amarone Masi 2000. In tutto 12.000 bottiglie, pari grosso modo a un Tir.

Esperti di buoni vini, di denominazioni e di marchi, ma non di legislazioni: i ladri hanno prelevato bottiglie con etichette adatte al mercato canadese (scritte in francese e inglese) e quindi, in teoria, non commercializzabili legalmente in Unione Europea. La grossa partita era pronta per essere inviata, pronta su pallet, al porto per l'imbarco.

Il danno è notevole, anche perché si tratta di merce già venduta e difficilmente sostituibile. L’importo totale del furto (denunciato ai carabinieri di Parona ed alla Questura di Verona), a valore di scaffale, si aggira sui 250.000 euro.

Il proprietario Sandro Boscaini, ovviamente scioccato e rattristato, ha ironicamente dichiarato: “proprio nei giorni in cui con il “Premio Masi” abbiamo premiato la civiltà e la cultura, altri, per nulla “civili”, hanno pensato di fare festa con l’Amarone … ma speriamo che non ci riescano!”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli