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SETTORE TURISTICO

Credito d’imposta e contributi a fondo perduto: dal Pnrr gli aiuti per gli agriturismi italiani

Bonus all’80% e supporto per digitalizzazione, donne, giovani e Sud tra le misure del decreto legge del Governo. Coldiretti: accolte nostre richieste
AGRITURISMO, PNRR, Non Solo Vino
Credito d’imposta e contributi a fondo perduto: dal Pnrr gli aiuti per gli agriturismi

Il riconoscimento di un credito di imposta fino all’80%, un contributo a fondo perduto per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica e per l’imprenditoria femminile e giovanile e per le imprese del Mezzogiorno e la creazione di una sezione speciale del Fondo di Garanzia Pmi: è il pacchetto di aiuti per sostenere la ripresa del settore turistico, compresi i 24.000 agriturismi italiani, inserito all’interno del nuovo decreto legge per l’attuazione del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Una misura che abbiamo sostenuto e che va incontro alle esigenze delle aziende impegnate in prima linea per uscire dalla pandemia Covid e riportare in Italia milioni di visitatori alla scoperta delle nostre campagne”, afferma il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, che plaude al presidente del Consiglio Mario Draghi e ai Ministri del Turismo e dell’Agricoltura Massimo Garavaglia e Stefano Patuanelli per aver individuato gli strumenti più adatti da impiegare per il rilancio del settore.
Nel decreto, in particolare, spiega Coldiretti, è previsto il riconoscimento di un credito di imposta, a favore di agriturismi, imprese alberghiere, stabilimenti termali e balneari, porti turistici, parchi tematici, fiere e congressi. Il credito di imposta sarà riconosciuto nella misura del 80% delle spese sostenute, in relazione a interventi conclusi entro il 31 dicembre 2024, per lavori finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica delle strutture, alla riqualificazione antisismica e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Sarà possibile utilizzare il credito d’imposta in compensazione nel modello F24 per il pagamento di imposte e contributi. In alternativa, il contributo potrà essere ceduto a terzi.
È inoltre previsto il riconoscimento di un contributo a fondo perduto dell’importo massimo di 40.000 euro, che potrà essere incrementato di ulteriori 30.000 euro qualora gli interventi per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica delle strutture turistiche coprano almeno il 15% dell’investimento complessivo. L’incremento è, invece, fissato a 20.000 euro per l’imprenditoria femminile e giovanile (under 35) e a 10.000 euro per le imprese operanti nel Mezzogiorno. Il Ministero del Turismo ha previsto anche la creazione di una sezione speciale del Fondo di garanzia Pmi appositamente dedicata ad agriturismi e alle altre imprese del settore e di un fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo.
Le risorse destinate alla sezione speciale del Fondo di garanzia Pmi saranno riservate per il 40% alle imprese del Sud e per il 30% alla creazione di nuove attività da donne e giovani under 35. Viene poi istituito anche un fondo di rotazione che garantirà il 35% delle spese e dei costi ammissibili nel limite di 40 milioni di euro per il 2022 e il 2023 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni successivi, con una riserva del 50% degli interventi a supporto degli investimenti di riqualificazione energetica e innovazione digitale.

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