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Critici e esperti inglesi del vino hanno fatto un “Full Monty” … In Usa esce “Wine Adventure”, un bimestrale ideato per il settore femminile … L’University of California Davis festeggia i suoi 125 anni
di Michèle Shah

- Un gruppo di noti critici ed esperti inglesi del settore vino (Michael Cox -Wines of Chile; Guy Woodward - Decanter; Tim Atkin MW - critico; Peter Darbyshire - Thierry’s Wine Services; Peter Darbyshire-ristoratore; Murray Harris, Richard Milsom - Charles Taylor Wines; Michael Palij MW e Andrew Shaw - Stone Vine and Sun) hanno fatto un “Full Monty”, spogliandosi nudi al ritmo di Tom Jones’ Kiss, davanti a una folla di donne “influenti” del settore - l’evento era rigorosamente solo per donne - anche se nella folla si è notato qualche maschio (collega giornalista) travestito da donna. Il tutto è andato in scena al “Bleeding Heart Yard”, a Londra, in un atmosfera vibrante di eccitazione, incitato da fiumi di Canard Duchene Champagne, il tutto per raccogliere fondi per l’associazione Cancer Charity. L’evento è stato presentato da Stephen Spurrier – “gentleman” molto inglese - con la sua flemma molto British, tra grida, fischi e urla “off! off!” (via ! via! - naturalmente riferendosi ai tanga dei maschi). Alla fine dello spogliarello l’asta di vini si è conclusa, in rigoroso silenzio, composta da 23 lotti tra cui: una verticale di 6 bottiglie di Badia a Coltibuono Chianti incluso l’annata 1947; un Methusaleh di Laurent Perrier; un Salamazar (bottiglia da 9 litri) di spumante Kaapse Vonkel; cena al ristorante Fifteen di Jamie Oliver; cena per cinque da Berry Bros and Rudd, e un masterclass di cucina per due a L'École de Cuisine d'Alain Ducasse, a Parigi. La serata ha raccolto £4.206. Per vedere il video dello spogliarello cliccare su http://www.decanter.com/news/65432.html.
- In Usa sta per uscire a luglio una rivista specializzata del settore, “Wine Adventure”, un bimestrale ideato per il settore femminile. Il primo numero parlerà dello Chardonnay, con ricette a sorpresa; un profilo su Mendocino (romanticismo e serenità sono le uniche certezze) e come le serate dedicate alla degustazione di vino possono aprire una nuova porta alla vita sociale delle donne. Insomma, il mondo del vino “en rose”. Secondo l’editore, Michele Ostrove, lo stile della rivista è appositamente “non-intimidating”, e questo, secondo gli esperti del Usa news agency Business Wire, piacerà molto alle donne.
- La University of California Davis, fondata nel 1935, ma già con un programma di ricerca che risale al 1880, festeggia i suoi 125 anni di storia. Dr. James A Wolpert, preside della facoltà, indirizzandosi ad un pubblico folto di personaggi importanti del settore, ha dichiarato che non sarebbe esistito un settore agricolo come quello della viticoltura californiana senza l’University of California Davis. Secondo Wolpert, nel periodo post-proibizionismo, quest Università ha ricreato l’industria del vino californiano. Oggi i problemi sono di diversa natura, come la ricerca del settore mostra, occupandosi della stabilità del colore del vino - le chiusure a vite e i tappi sintetici - il controllo della qualità ‘vegetale’ del Sauvignon Blanc. In quest’occasione è stata inaugurata il progetto della Robert Mondavi Institute for Wine and Food Science sul campus, ovest di Sacramento e naturalmente Mondavi e sua moglie Margrit hanno presidiato alla cerimonia. Un progetto che costerà 90 milioni di dollari e che verrà completata nel 2008, ospitando la facoltà di enologia e viticoltura oltre alla facoltà della scienza e la tecnologia del cibo con laboratori sensoriali. Saranno edificate laboratori di ricerca per l’enologia, e una cantina per insegnare il processo di vinificazione.

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