Il Salealto è vino ottenuto da un blend di Grillo, Zibibbo e Insolia, il cui nome racchiude le due caratteristiche principali di questo bianco dei fratelli Cusumano e cioè l’altitudine (di 700 metri s.l.m., propria di Ficuzza - zona nell’entroterra a sud di Palermo da cui provengono le uve) e l’accentuata sapidità. La versione 2020 possiede naso spiccatamente fruttato e floreale seguito da una bocca inizialmente morbida e poi contraddistinta da una netta sapidità. Un sorso ben bilanciato, dove l’aromaticità dello Zibibbo è tenuto a bada dall’acidità del Grillo e dell’Insolia, raccolti lievemente in anticipo per preservarne proprio questa caratteristica. Il 2020, annata tendenzialmente fresca anche in Sicilia, ha di certo dato una mano nell’intento, unitamente alle sopracitate caratteristiche pedo-climatiche di Ficuzza. Ma questo bianco mediterraneo porta con sé anche un’altra peculiarità: è il primo esperimento dell’azienda in fatto di lieviti indigeni. Con l’obbiettivo di superare la standardizzazione dei lieviti selezionati commerciali (e non restare, allo stesso tempo, in balia dei risultati incostanti ottenuti dai “pied de cuve”), da Cusumano hanno scelto una via rigorosa: un percorso lungo 3 anni di fermentazioni di prova con i mosti separati dei tre vitigni, per arrivare ad una cernita precisa dei propri lieviti aziendali, più adatti ad ottenere un vino più caratteriale e originale.
(fp)
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