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Degustazione a 16,500 dollari … Tutankhamen seppellito assieme a delle anfore contenenti vino rosso per accompagnarlo nella aldilà … Ora anche il Tetra Pak (in Italia, il Tavernello) sta per sbarcare in Inghilterra
di Michèle Shah

- Degustazione di vini ‘top’ e stravaganza organizzata da Acker Merrall & Condit in un gruppo di ristoranti newyorkesi a Manhattan: Bernardin, Cru e Bouley. La degustazione al costo di US$16,500 comprendeva i 100 migliori vini del secolo - bottiglie che, in media, sono valutate a US$2,000 a bottiglia. Verticali da urlo come Rousseau Chambertin dagli anni 1920; Pétrus degli anni 50, orizzontali dei Premier Grand Crus di Bordeaux delle vendemmie1959 e 1985. Super-annate dalla Borgogna come quelle di Echézeaux, Vosne Romanée Cros Parantoux, Richebourg. La Domaine de la Romanée Conti Romanée Conti ha messo in scena le annate 1923, 1937 e 1945 - quest’ultima (prodotta in totale in solo 604 bottiglie) vale circa US$15,000 a bottiglia. Il presidente di Acker, John Kapon, ha stimato che circa US$400,000 di vino sono state servite nel corso dei quattro giorni dell’evento. Nonostante il prezzo elevato, che, secondo Kapon, non era una cifra elevata per una degustazione del genere , dipende dal proprio portafoglio - i biglietti sono stati tutti venduti.

- Una truppa di scienziati spagnoli sponsorizzata dalla Fondazione Spagnola per la cultura del vino, ha provato che Tutankhamen - 3,500 anni fa - è stato seppellito assieme a delle anfore contenenti vino rosso per accompagnarlo nella vita al di là. La scoperta è stata fatta dalla dottoressa Rosa Guasch-Jané una scienziata dell’Università di Barcellona del Dipartimento Nutrizione e Scienza del cibo. Secondo la Jané le anfore trovate nella tomba del Re Tutankhamen, il quale regnò dagli anni 1334 e 1325 a.C., contengono rimanenze di vino. L’evidenza è basata su ritrovi di cristalli tartarici e acido syringic elementi che si trovano soltanto in vino a base di uva. I risultati della ricerca hanno mostrato che il vino era una bevanda associata al culto di Osiris, la quale morte e rinascita fu simbolicamente celebrata ogni anno quando le rive del Nilo straripano, coprendo le piane con acque rosse, proveniente da terra alluvionale. Il vino rosso venne associato come simbolo di abbondanza e benessere, come una bevanda degno solo degli dei, i re e l’alta gerarchia della società Egizia, e fu venerato come un prodotto di valore. Le anfore ritrovate sono state etichettate con l’anno di produzione, la derivazione e il nome del produttore.

- Se non fosse già abbastanza difficile per alcuni ‘hard-liner’ consumatori di vino accettare il ‘screwcap’ chiusura a vite, ora anche il Tetra Pak, contenitore solitamente usata soltanto per bevande come aranciata, o latte è il nuovo ‘packaging’ che sta per sbarcare in Inghilterra (in Italia c'è già il Tavernello in Tetra Pak). La multinazionale negociant Boisset, con sede in Borgogna, ha intenzione di lanciare una linea in Tetra Pak - French Rabbit-Cabernet Sauvignon, Merlot e anche Chardonnay. Visto il successo sul mercato canadese, la Boisset ha dichiarato che vuole esportare in senso globale questo prodotto in Tetra Pak, che si trova già sul mercato canadese. Secondo David Bentley della Boisset Canada, il Tetra Pak è una confezione ideale per la protezione delle proprietà qualitative del vino, oltre alla comodità e la leggerezza del packaging. La ragione per cui l’hanno chiamato Rabbit (coniglio) è dato al fatto che per aprire la confezione bisogna sollevare gli angoli ai due lati della confezione, e questo fa pensare a un coniglio. Ovviamente anche lo stoccaggio della Tetra Pak è più efficace, e secondo la Boisset questo aiuterà a contenere i prezzi del prodotto, oltre ad aumentare il contenuto di circa due bicchieri di vino, da 750ml a 1lt. Boisset ha scelto il Canada e l’Inghilterra perchè, stando alle dichiarazioni della multinazionale, sono più aperti alle novità.

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